Daniil Simkin: uno straordinario danzatore 2.0

di Giada Feraudo
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Daniil Simkin nasce a Novosibirsk, in Russia il, 12 ottobre 1987. Figlio d’arte (i suoi genitori sono i celebri ballerini Dmitrij Simkin e Olga Aleksandrova), inizia ad esibirsi all’età di sei anni e spesso balla al fianco di suo padre in Germania, dove la famiglia si trasferisce negli anni Novanta. Nel 1990, dopo aver lasciato la Russia, i genitori vengono ingaggiati a Graz, che lasceranno in seguito per stabilirsi a Wiesbaden, nel 1993, città in cui il piccolo Daniil trascorre la sua infanzia.

Contrariamente alla maggior parte dei danzatori, Simkin non frequenta un’accademia ma svolge la sua formazione professionale sotto la guida della madre, che inizia a insegnare dopo il suo ritiro dalle scene, nel 1999.

All’età di dodici anni, mentre ancora sta completando la sua formazione accademica, inizia a partecipare a concorsi e gala in tutto il mondo grazie al suo grande e innato talento.

Riceve numerosi premi, tra i quali il Grand Prix all’Helsinki IBC nel 2004, le Medaglie d’oro a Varna e nello USA IBC, nella categoria senior, sempre nel 2004.

Nel 2006 entra a far parte come Demi Soloist del balletto del Wiener Staatsoper, dove ricopre questo ruolo fino al 2008, esibendosi in numerosi ruoli da solista e protagonista appartenenti al repertorio della compagnia.

Contemporaneamente è spesso invitato come Guest in altre compagnie, tra cui il Lithuanian National Ballet, e in queste occasioni debutta in ruoli quali Basilio nel Don Chisciotte (2007), Solor ne La Bayadère, e La Rosa ne Le Spectre de la Rose di Michel Fokine.

Nel 2008 Simkin entra a far parte dell’American Ballet Theatre di New York come Soloist a cui segue, nel 2012, la nomina a Principal Dancer.

Il repertorio che danza con la compagnia è vastissimo e comprende i principali ruoli del balletto classico e neoclassico ma anche nuove creazioni da lui stesso ispirate. Fra gli altri si ricordano l’Idolo di Bronzo in La Bayadère, Franz in Coppélia, Ali e Lankendem in Le Corsaire, Basilio in Don Quixote, Puck in The Dream, il pas de deux di Flames of Paris, il pas de deux dei contadini in Giselle, Lescaut in Manon, Kolia in A Month in the Country, il Principe ne Lo Schiaccianoci di Alexei Ratmansky, Lensky in Onegin, Romeo, Mercutio e Benvolio in Romeo and Juliet, il Principe Désiré e l’Uccello Blu ne La Bella Addormentata, il Principe Siegfried ne Il Lago dei Cigni, Theme and Variations e Tchaikovsky Pas de Deux di George Balanchine, The Bright Stream di Alexei Ratmasky e molti ancora.

Simkin è oggi uno degli artisti più ricercati al mondo, regolarmente presente nei Gala internazionali.

Nel 2009 organizza ad Atene, in collaborazione con il padre, che attualmente lavora come coreografo e stage designer, il suo primo Gala INTENSIO, che ottiene un grande successo di critica e di pubblico.

Sempre più spesso si parla di Daniil Simkin come uno dei più interessanti talenti maschili emersi negli ultimi anni nel mondo del balletto: eccezionali sono infatti i suoi salti, le sue pirouettes rapidissime ed altrettanto precise e le sue naturali doti di comunicazione con gli spettatori.

Simkin si distingue in modo particolare anche per la sua assidua presenza sul web: è infatti uno dei primi danzatori ad essere attivi su tutti i principali canali social. Come dichiara in alcune interviste, Daniil è fermamente convinto che il balletto debba modernizzare il suo modo di comunicare con gli spettatori e di aprirsi al mondo: in questo processo i social network sono sicuramente uno degli strumenti più indicati per raggiungere una vasta porzione di pubblico secondo una modalità che oltrepassa i confini dei luoghi tradizionali in cui l’arte coreutica è solita esprimersi.

Crediti fotografici: Gene Schiavone, Nathan Sayers, NYC Dance Project

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