“L’arte educa le emozioni e unisce i popoli, contro ogni tipo di guerra. Riaprite i corpi di ballo italiani!”
In Italia esistono 14 Fondazioni lirico-sinfoniche: il Teatro Petruzzelli di Bari, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro Carlo Felice di Genova, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Massimo di Palermo, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro Regio di Torino, il Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, il Teatro La Fenice di Venezia e l’Arena di Verona.
Questi Enti dovrebbero rappresentare l’eccellenza dell’opera lirica, della musica sinfonica e del balletto. Eppure, ad oggi, ognuna delle 14 Fondazioni ha un proprio coro e una propria orchestra, ma soltanto 4 (Milano, Roma, Napoli, Palermo) + 1 (Verona) Fondazioni hanno un corpo di ballo, mentre le restanti, tranne l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, producono balletto esternalizzando l’attività ad agenzie o compagnie private esterne (italiane ed estere) e, per le coreografie nelle opere liriche, assumono danzatori con contratti a partita iva o di tipo autonomo, in spregio al Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, che, invece, prevede assunzioni di tipo subordinato.
Sono decenni che prosegue lo smantellamento dei corpi di ballo, che il precariato dilaga in quelle poche compagnie di balletto sopravvissute, che questo sistema fatto di privatizzazione ed esternalizzazioni prende sempre più forma, togliendo un’opportunità occupazionale ai professionisti e agli allievi che si formano nel nostro paese e abbassando drasticamente la qualità degli spettacoli, mettendo in pericolo il patrimonio ballettistico.
Abbiamo deciso di scendere in piazza per la salvaguardia e la ricostituzione dei corpi di ballo, in difesa delle danzatrici e dei danzatori che vivono nel nostro paese, dei milioni di allievi che studiano danza in migliaia di scuole italiane e delle loro famiglie che sostengono i loro studi e i loro sogni, di tutti gli appassionati di balletto e delle figure professionali correlate ai corpi di ballo (insegnanti, maîtres de ballet, coreografi, direttori, masse artistiche e tecniche).
MANIFESTAZIONE IN DIFESA DEI CORPI DI BALLO ITALIANI 28 MARZO 2022, ORE 11, PIAZZA SANTI APOSTOLI, ROMA I NOSTRI OBBIETTIVI:
- La stabilizzazione delle danzatrici e dei danzatori, da anni precari, dei corpi di ballo esistenti (con un’attenzione particolare alle situazioni di Napoli e Palermo, avendo Milano e Roma, ad oggi, degli organici stabili dignitosi) e, quindi, la previsione di dotazioni organiche volte a garantire un livello occupazionale adeguato.
- La ricostituzione del corpo di ballo stabile di Verona, dove esistono già delle graduatorie di anzianità e di merito, ma le danzatrici e i danzatori sono assunti, attualmente, solo con contratti a tempo determinato.
- Un percorso graduale di ricostituzione di quei corpi di ballo che sono stati chiusi, ponendo fine alle esternalizzazioni, ovvero ripristinando e rispettando quanto già previsto dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro in merito ad audizioni pubbliche e assunzioni di danzatrici e danzatori.
- L’equiparazione del punteggio Fus del balletto con proprio corpo di ballo a quello dell’opera lirica per incentivare, di conseguenza, l’aumento degli spettacoli di danza.
- La modifica della denominazione da “Fondazioni lirico-sinfoniche” in “Fondazioni liriche, sinfoniche e di balletto”, e quindi la valorizzazione dell’identità di una Fondazione, ovvero dell’unicum inscindibile, per quanto riguarda i settori artistici, di orchestra, coro e corpo di ballo.
- L’istituzione di un fondo statale di sostegno per tutte quelle Fondazioni che desiderano presentare un progetto di salvaguardia o ricostituzione di un proprio corpo di ballo stabile.
Anna Chiara Amirante, Vito Lorusso, Andrea Morelli, Alessandro Staiano