Nella giornata di Domenica 12 Maggio si è svolto il passaggio di testimone dal prestigioso Premio Arenzano Danza, al compimento del suo venticinquesimo anno, al nascente Monferrato DanzArte, alla sua prima edizione, che ne eredita il grande bagaglio di esperienze, competenze e ospiti internazionali.
L’evento si è svolto nella splendida cornice di Fubine Monferrato, all’interno dell’affascinante struttura di Enosis Casa di Pisopo, opera architettonica di grande interesse a cornice del centro di ricerche all’interno della Cascina Meraviglia, struttura seicentesca recuperata a partire dal 2005 che oggi ospita laboratori, aule didattiche e spazi polifunzionali. Il nome di questo luogo già lo descrive dal momento che tutto intorno si aprono i suggestivi panorami sulle dolci colline circostanti, in questa stagione rigogliose di verde e caratterizzate dai vigneti sperimentali in cui si possono trovare ben 37 diversi tipi di vigneti.
Per questa edizione così unica i Premi sono stati assegnati alle due stelle Scaligere del momento: Nicoletta Manni, Ètoile, e Timofej Andrijashenko, Primo Ballerino del prestigioso teatro milanese.
Le motivazioni per l’assegnazione di questo premio riguardano certamente il valore artistico e le abilità tecniche di questi due splendidi ballerini, ma soprattutto la loro dedizione, la serietà, l’impegno, la sobrietà, l’autenticità che li contraddistingue umanamente e che fa di loro un esempio per tutti i giovani impegnati a seguire le loro orme.
Ad accompagnarci nel racconto dell’evento la voce vellutata di Massimo Poggio, che ha fatto da collante tra il mondo della danza e la bellezza di questo territorio straordinario. A raccontare la storia dei due premiati la voce e la presenza di Maria Luisa Buzzi, Direttrice di Danza&Danza e Danza&Danza International, amica di lunga data della coppia, era presente nel backstage il giorno in cui Nicoletta Manni ha ricevuto l’importante nomina ad Ètoile, come ci ha raccontato.
A presentare il Premio e dialogare con gli artisti l’energica presenza della Direttrice Artistica del Premio Patrizia Campassi. In un fluire di domande e risposte, video e immagini da commentare, i due artisti ci hanno regalato una piccola parte di loro stessi attraverso aneddoti e osservazioni riguardo la vita professionale, alle loro storie personali, all’intrecciarsi dei loro destini sul palcoscenico e nella vita. Nicoletta è molto a suo agio nel parlare in pubblico con una grande proprietà di linguaggio e la sua presenza sempre quieta e solare, Timofej mostra un’adorabile timidezza nel parlare in pubblico e questo sorprende chiunque lo abbia visto dominare la scena con grande potenza, sicurezza e quella nota un po’ selvaggia, istintiva, che fa di lui un ballerino davvero particolare e sempre interessante da guardare.
Non sono mancati gli omaggi ad alcune figure importanti che Nicoletta ha avuto il privilegio di incontrare sul suo cammino, prima tra tutte Loreta Alexandrescu, compianta maestra di danza e di vita che è sempre stata al suo fianco dagli anni della scuola fino alla sua affermazione nel corpo di ballo. Carla Fracci, che ha curato l’allestimento di Giselle del 2021, un balletto che per la coppia di artisti rappresenta “un pezzo di cuore”, questa l’espressione usata da Nicoletta, dal momento che è stato il primo balletto che entrambi hanno danzato nel ruolo principale e che ha segnato in qualche modo l’inizio della loro storia d’amore. L’incontro con Carla Fracci ha permesso loro di aggiungere profondità a quei personaggi, portando alla luce dettagli quasi invisibili ma che invece hanno fatto una grande differenza. Infine Luciana Savignano, con cui ha avuto il piacere di condividere la sala prove per la trasmissione della coreografia del solo “La Luna” che Maurice Bejart aveva creato proprio per la nostra Luciana e che è andato in scena al Gala dedicato a Carla Fracci. Una costellazione al femminile.
A rappresentare la trasmissione della danza attraverso le generazioni, la presenza degli allievi del Centro di Alta Formazione per la Danza ArteMente, capitanato da Nicolò Abbattista e Christian Consalvo, che hanno danzato in una coreografia site specific a firma dei due Direttori in collaborazione con Giovanni Careccia, consumata tra lo spazio interno e lo spazio esterno grazie al supporto tecnologico delle telecamere che hanno permesso al pubblico, seduto sia dentro che fuori, di fruire di questa performance piena di energia giovane e fresca.
Molto partecipativa la presenza delle istituzioni del luogo per questo progetto che ha manifestato l’ambizione di creare un polo culturale in questo territorio e già in questa giornata è stato annunciato il prossimo appuntamento per il 13 di Luglio, con un Gala che si volgerà nella location di “Colle Manora” di Giorgio e Marina Shon, con ospiti d’eccezione come Yasmine Naghdi accompagnata da giovani promesse della danza provenienti da prestigiose Accademie Nazionali. In questa occasione saranno premiati Marco Pierin e Luciana Savignano, indimenticabili Ètoiles che proprio nel 1999 furono i primi ad essere insigniti del Premio DanzArenzano Arte.
La storia continua, quindi, e la vulcanica Direttrice del Premio Patrizia Campassi ha deciso di mantenere teso questo filo rosso con l’eccellenza della danza internazionale ripartendo proprio da qui, dal Monferrato, da questa terra che sente sua per nascita. A lei auguriamo di perseguire con successo in ogni suo progetto a sostegno della promozione e diffusione della danza.
A Nicoletta e Timofej vanno tutti i nostri complimenti per gli straordinari e meritati riconoscimenti che hanno ricevuto e molti altri ne arriveranno. Restiamo in trepidante attesa di assistere alla loro evoluzione di artisti e grati per la bellezza che doneranno a tutti noi attraverso la danza.