“Lo spettacolo Nureyev è stato rimosso dal repertorio in connessione con la recente legge che in modo assolutamente chiaro evidenzia le questioni relative alla propaganda dei valori non tradizionali”, ha dichiarato il direttore del Bolshoi Vladimir Urin, citato dall’agenzia stampa di Stato Tass.
La storia di questo balletto è sempre stata travagliata: debuttò al Bolshoi nel dicembre 2017 dopo mille difficoltà e un annullamento della prima con soli tre giorni di anticipo . Non era mai accaduta una cosa simile in 241 anni di storia del teatro ma il ministero decise che vi erano elementi di propaganda omosessuale (si dava troppo spazio alla relazione tra il ballerino russo Nureyev e quello danese, Erik Bruhn, che vissero nella realtà una lunga storia d’amore) e perciò venne rimandato di alcuni mesi.
L’anno successivo non fu eseguito e gli spettacoli del 2022 furono cancellati dopo che Serebrennikov, uno dei principali registi cinematografici, teatrali, televisivi e scenografi russi, accusò pubblicamente la Russia del conflitto in Ucraina.
Il balletto fu creato in ricordo e in omaggio alla figura del leggendario danzatore russo, di cui quest’anno ricorrono i trent’anni della scomparsa.
