Si apre a ottobre, con la lirica, la stagione 2017/2018 del Teatro Coccia di Novara, la sesta firmata dalla Direttrice Renata Rapetti: Un lungo percorso tra musica, prosa, classici, varietà e…danza.
Due gli appuntamenti di balletto: “Lo Schiaccianoci” sulle musiche di Čajkowskij e poi un grande evento nel 2018. Eleonora Abbagnato, già étoile dell’Opera di Parigi e Direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, calcherà il palco del teatro novarese per interpretare “Il Mito di Medea”, un omaggio ballato all’indimenticabile voce di Maria Callas.
Sabato 11 e domenica 12 novembre sarà di scena “Schiaccianoci”. Ma non il classico balletto di repertorio, tanto caro ai ballettomani, ma una produzione made in Italy del coreografo Amedeo Amodio. È stato definito lo Schiaccianoci italiano più bello, uno dei più interessanti della storia della danza, senz’altro uno dei più incantevoli. Con le scene e i costumi di Emanuele Luzzati, Daniele Cipriani ci regala un viaggio straordinario in una delle favole più amate.
Una produzione enorme già andata in scena in moltissimi teatri italiani con numerosi sold out e un pubblico sempre entusiasta. Quaranta artisti sulla scena (trentasette ballerini, due artisti del teatro d’ombre e un trampoliere), dietro le quinte, uno staff tecnico di quindici persone tra maestri del ballo, sarte e scenografi. Uno spiegamento di talenti paragonabile alle produzioni dei più importanti teatri lirici.
Creato da Amodio nel 1989, durante gli anni d’oro dell’Aterballetto di cui era Direttore, per Elisabetta Terabust e Vladimir Derevianko, lo schiaccianoci del titolo non è il prodotto di un sortilegio, bensì della fantasia di una bambina che parla con i suoi giocattoli e gli dona la vita nel mondo immaginifico e fiabesco della propria fantasia.
Tratto dalla novella di E.T.A Hoffmann, da cui è tratta la trama, il balletto di Amodio non addolcisce il racconto secondo il rifacimento dello scrittore Alexandre Dumas ma ci restituisce le tinte oscure del racconto originario sottolineando, in ogni passaggio del balletto, il confine labile tra l’immaginazione e la realtà.
Sabato 24 e domenica 25 marzo 2018 invece sarà di scena una delle ballerine italiane più apprezzate al mondo. Già étoile dell’Opéra di Parigi, la splendida Eleonora Abbagnato sarà Medea, eroina della mitologia greca resa immortale dall’omonima tragedia di Euripide. Sulle coreografie di Davide Bombana e in un balletto prodotto da Daniele Cipriani Entertainment, il personaggio di Medea vuole essere un pretesto per rendere omaggio alla voce e alla vita della divina Maria Callas.
“Il Mito di Medea, atto unico della durata di un’ora e mezza, è un omaggio dal mondo della danza al più grande nome della lirica”, dice il coreografo Bombana, aggiungendo che “tra le molti versioni della tragedia ho scelto quella celebre di Euripide perché introduce il tema del perdono da parte degli Dei, cosa rara nei testi dell’antichità.”
La danza diventa così strumento per esaltare la lirica, sua arte sorella, e in particolare il grande soprano greco, il carisma della sua voce, la sua grandezza interpretativa e la leggenda di una donna e di un’artista entrata nell’olimpo degli dei, immortali e intoccabili.
Due appuntamenti di grande danza per una stagione all’insegna della qualità e della bellezza.
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