Da quasi due mesi i nostri spettacoli sono stati cancellati, le nostre prove sono state interrotte e non sappiamo quando potremmo tornare in sala e sulla scena. Questo particolare momento storico, che nessuno ha mai dovuto fronteggiare neppure ai tempi delle due guerre mondiali del secolo scorso, ci costringe a riflettere anche sul nostro patrimonio culturale e artistico, che ci ha permesso di primeggiare in tutto il mondo. E’ arrivato ora il momento di pensare ad azioni comuni, condivise assieme ai direttori del balletto degli altri teatri italiani, allo scopo di far sentire la nostra voce, con l’obiettivo di salvare la danza e i nostri danzatori da un nemico che minaccia di annullare la bellezza della nostra arte.
Il settore della danza, così fortemente legato ad una disciplina atletica ferrea e, come forse nessuna delle altre arti, vista l’enorme fisicità richiesta, giornalmente dipendente da spazi adeguati che ne permettano appieno la qualità e il livello di realizzazione, sta soffrendo enormemente.
Fa molto male vedere come ogni giorno si parli molto poco della grave situazione in cui versano le nostre Fondazioni e le Scuole di Danza.
Tra l’altro i Teatri sono stati tra i primi ad essere chiusi per fronteggiare l’epidemia e purtroppo potrebbero essere gli ultimi a riaprire con gravi danni artistici e finanziari. Già prima della pandemia la danza in Italia viveva uno stato di fragilità, che si è ulteriormente aggravato per questa lunga inattività. Dovremmo prevedere un rientro a Teatro forse a settembre, almeno per le prove, rispettando ovviamente quanto stabilito dal governo.
Per questo motivo abbiamo bisogno di strategie a sostegno degli artisti, dei professionisti del settore e di risorse urgenti che coprano almeno in parte i mancati guadagni che il settore sta subendo.
Con questo spirito di collaborazione, sono felice di annunciarvi la mia iniziativa. Per la prima volta, oggi, lunedì 27 aprile, ci rivedremo in rete con i direttori dei corpi di ballo Italiani (La Scala di Milano, l’Opera di Roma, Il San Carlo di Napoli, il Teatro Massimo di Palermo), con grandi étoiles come ad esempio Alessandra Ferri, con i coreografi, tutti i tersicorei dei nostri magnifici Teatri e con Luigi Bonino assistente coreografo ai balletti di Roland Petit, per una lezione in rete, che terrà Laurent Novis, grande Maestro dell’Opéra de Paris, già ospite delle nostre istituzioni. Sarà anche l’occasione per un confronto con i direttori del balletto dei vari Teatri, per trasmetterci a vicenda spunti e idee su come uscire al meglio da questa situazione e su come sviluppare un futuro “post corona virus”.
Dovremo ripartire sicuramente in un modo nuovo, che tenga conto di tutte le problematiche, pensando anche magari a nuove coreografie.
Tutti insieme potremo dare un segnale positivo ai ragazzi con cui abbiamo instaurato nel tempo legami artistici e affettivi, affinché non si scoraggino in questo momento buio e un messaggio forte e significativo al paese in favore della danza che deve continuare ad esistere.
Questo vuole essere un primo passo che dovrà segnare l’inizio di un nuovo percorso che faremo tutti insieme!
Sono fiduciosa che ripartiremo con grande energia per realizzare spettacoli nuovi e migliori, grazie anche all’aiuto del Sovrintendente Carlo Fuortes che in questi 5 anni non ha mai fatto mancare il suo sostegno al mondo della danza.
Uniti più che mai!
Foto: Fabrizio De Blasio