Energia e ricchezza coreografica. Torna alla Scala il “Don Chisciotte” di Rudolf Nureyev

di Beatrice Micalizzi
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Con la sua frizzante energia, il Don Chisciotte è in arrivo sul palcoscenico del Teatro alla Scala, e trasporterà il pubblico con freschezza, allegria e ricchezza coreografica in una Spagna affascinante, nei caldi colori dell’allestimento di Raffaele Del Savio e Anna Anni, tra danze di gitani, fandango, matadores, mulini a vento e il candore sospeso del giardino delle Driadi.

Nella celebre versione di Rudolf Nureyev, per nove recite, dal 6 marzo al 1 aprile, torna in scena questo autentico cavallo di battaglia della compagnia scaligera, in repertorio fin dall’esordio del 1980, quando fu danzato proprio dallo stesso Nureyev accanto a Carla Fracci. 

Le avventure di Don Chisciotte e del fido Sancho Panza descritte nel capolavoro di Cervantes, di cui quest’anno si celebra il 400 anniversario della morte, si incrociano, o meglio fanno da pretesto per una storia d’amore e per una serata di scoppiettante danza. Fra fughe, inganni e travestimenti, sulla musica immediata di Minkus – dirige David Coleman – la giovane Kitri e il barbiere Basilio coroneranno il loro sogno; Don Chisciotte lotterà con i mulini a vento e danzerà con la sua Dulcinea.

Nureyev confezionò per il Balletto dell’Opera di Vienna nel 1966 questa versione che rientra di diritto tra le più amate dal pubblico internazionale: in essa si coglie l’incanto del passato e la tempra di una drammaturgia del nostro tempo. Al di là dei momenti classici e virtuosistici, amati e attesi dai ballettomani e dalle étoile, forse proprio la vivacità delle scene comiche e delle danze di carattere che ben si riconoscono all’interno del balletto, e riecheggiano il folklore popolare, sono la chiave per capire la popolarità di questo balletto e la divertita energia che lo caratterizza. Nureyev affronta infatti il soggetto come fosse una coreografia buffa, ripristinando la caratterizzazione dei vari personaggi che era stata abolita in altre versioni più tradizionali.  

Divertenti i ruoli comprimari, virtuosistici i ruoli principali. Accanto a Leonid Sarafanov sarà, nelle recite di apertura del 6, 8 e 10 marzo la prima ballerina scaligera Nicoletta Manni, in scena anche il 29 marzo e il 1 aprile accanto a Claudio Coviello. Le recite del 23 e 24 marzo vedranno in scena, nei ruoli di Kitri e Basilio Alessandra Vassallo e Antonino Sutera. Debutto nel ruolo per Vittoria Valerio il 30 (recita del ciclo ScalAperta) e 31 marzo, accanto a Angelo Greco.

Alina Somova, attesa per le recite di apertura, a causa di un infortunio, ha comunicato la impossibilità di prendere parte a Don Chisciotte. «Mi dispiace molto – commenta Alina Somova – per me è sempre un grande onore e un grande piacere potermi esibire alla Scala, questo meraviglioso Teatro. E davvero non vedevo l’ora di danzare Kitri per la prima volta alla Scala. Purtroppo l’infortunio che ho avuto è serio e mi costringe a rinunciare. Confido che possiate comprendere e accettare le mie scuse».

Accanto agli interpreti di Kitri e Basilio, numerosi sono gli artisti che ricopriranno i tanti ruoli di questo balletto come Don Chisciotte (Giuseppe Conte, Luigi Saruggia), il fido scudiero Sancho Panza (Gianluca Schiavoni, Salvatore Perdichizzi, Andrea Piermattei), il ricco nobile Gamache (Riccardo Massimi e Marco Messina) e Lorenzo (Matthew Endicott). Il ruolo della Ballerina di Strada sarà interpretato da Vittoria Valerio, poi Martina Arduino, Alessandra Vassallo e Maria Celeste Losa, mentre il Torero Espada sarà danzato da Marco Agostino, Massimo Garon, Christian Fagetti e Jacopo Tissi. La Regina delle Driadi sarà Virna Toppi in alternanza con Nicoletta Manni e Antonina Chapkina. Amore sarà interpretato da Antonella Albano, Serena Sarnataro, Daniela Cavalleri, Agnese Di Clemente;  lo Zingaro da Antonino Sutera, Angelo Greco, Maurizio Licitra e Fabio Saglibene; la Damigella d’Onore da Maria Celeste Losa, Virna Toppi, Alessandra Vassallo; le due Amiche di Kitri saranno Alessandra Vassallo con Denise Gazzo, Marta Gerani con Christelle Cennerelli e ancora Denise Gazzo con Lusymay Di Stefano.

Don Chisciotte

Ludwig Minkus

Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala

Con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Ballo dell'Accademia Teatro alla Scala

Produzione Teatro alla Scala

Durata spettacolo: 2 ore e 40 minuti inclusi intervalli

Musica Ludwig Minkus

Coreografia Rudolf Nureyev

Supervisione coreografica Laurent Hilaire

Orchestrazione e Adattamento John Lanchbery

Direttore David Coleman

Scene Raffaele Del Savio

Costumi Anna Anni

Supervisione ai costumi Irene Monti

Luci Marco Filibeck

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