Ballerino, coreografo e regista di Musical di successo. Giacomo è per tutti, il “Re del Mambo”. Primo maestro di Salsa nato in Europa, ha ideato passi e figure che oggi vengono eseguite e insegnate in tutto il mondo. Una vita per il ballo, sottratta al calcio, dove Giacomo esordisce con successo come mezz’ala. Veloce e agile, dotato di un buon piede, sembrerebbe destinato ad una carriera lontana dai palcoscenici. La passione, quella vera, esplode prepotentemente nel vedere Dirty Dancing. Giacomo Frassica ha curato regia e coreografia di diversi Musical di successo: “The Mambo’s King”, “Mambo y Salsa la voglia di ballare” e “ La Foresta del Ritmo”. Con Carolyne Smith, sua grande amica, porta in scena “King of Mambo” ed infine “Mambo italiano”, tutti rigorosamente con l’orchestra dal vivo. L’arte si sa, non ha limiti né confini: Giacomo è autore di un intrigante romanzo “Magia dei miei Passi”, dove i veri protagonisti sono l’Italia e il ballo.
“Magia dei miei passi assomiglia a uno storyboard, una trama da film. La storia può apparire leggera, mentre invece è forte e ricca di momenti emozionanti. Conosco molti dei personaggi del romanzo, o almeno i loro nomi; sono persone reali, attori di storie di vita vera. La conclusione dà spazio a un seguito del racconto, come dovrebbe essere, quando le storie sono belle. In “Magia dei miei Passi”, c’è tanta verità accompagnata da scorci di fantasia.
In ognuno di noi c’è un’anima ballerina: sono sicuro che, con la musica al momento giusto e un abile patner vi lascereste andare in un frenetico Cha Cha Cha!”
Nino Frassica
Sei un coreografo, un ballerino, Direttore Artistico della scuola “I Re del Mambo” a Milano. Come nasce l’idea del romanzo “Magia dei miei Passi”?
Il ballo e l’Italia con le sue bellezze naturali, i suoi paesaggi, sono il mio primo amore. L’idea mi è venuta durante un soggiorno in Sicilia, per uno stage di ballo alle isole Eolie. Seduto al tramonto sulle incantevoli spiagge di sabbia nera, vidi due ragazzi provare le figure appena imparate. A fargli da sfondo, i colori accesi del sole calante e da sipario la bellezza selvaggia della natura. Quell’immagine impressa nella mia anima, ha acceso la voglia di scrivere.
Nino Frassica, tuo cugino, lo definisce uno “Storyboard”. E’ davvero una trama da film?
Si, Nino, ha ragione – del resto, lui ha sempre ragione – potrebbe essere proprio una trama di un film. Racconta di Pol Drimelli, uno dei tanti italiani che emigra e all’estero trova la strada per il successo. Impresario affermato a Las Vegas, torna nel suo paesino natale nel cuore della meravigliosa Sicilia. Lì, come in molti paesi del Sud, i giovani scappano altrove alla ricerca di un lavoro. Pol accoglie l’invito di un cugino e torna al suo paese natio per tentare di regalare un po’ della sua fortuna. Lo fa mettendo su uno spettacolo con tutti gli abitanti del paese, che diventano i protagonisti reali, veri, di una storia meravigliosa di amore e speranza.
Questo romanzo è diventato anche la traccia del tuo ultimo Musical?
Si, la storia ha preso vita nel mio ultimo Musical, “Mambo Italiano” dove i personaggi sono tornati con le loro storie e i loro amori da raccontare. Pol Drimelli, per esempio, lascia a Las Vegas una donna. In Sicilia, si innamora della proprietaria dell’ultima trattoria rimasta aperta. Il libro non ci rivela quale sarà l’amore di Pol, una storia tutta da scrivere e immaginare. Trovano voce anche nuovi amori impossibili, perché lontani per cultura e prospettive, che diventano possibili al ritmo del Mambo.
Hai un grande talento, che hai saputo regalare a piene mani. In che modo?
Ho sempre cercato di condividere questa mia grande passione. Ho ballato e messo in scena riduzioni dei miei Musical, a titolo gratuito, negli Istituti per anziani, per i bambini, per le persone con disabilità. Per me è pura gioia e come tale non può essere per pochi. Il ballo è inclusivo e pertanto, da condividere.
“Ballare è magia fa bene alla testa e al cuore”, è davvero questa l’essenza del ballo?
Il ballo è per tutti, i passi anche casuali, se trovano un ritmo, un’onda possono diventare un movimento, una figura di ballo. Credo che attraverso il ballo si possano coltivare amicizie, incontri. Osservando una coppia ballare, è palese come tra i due, si instauri un rapporto di complicità e rispetto. Si esercitano le buone maniere; guidare la propria dama è un ottimo esercizio per il rapporto uomo- donna recuperando gesti ormai dimenticati. La sintonia nel ballo, rende fluidi i movimenti, l’altro va percepito e ascoltato per regalare alle figure, una bellezza unica.
Hai un sogno Giacomo?
Ho un sogno, che tengo lì, nel cuore. Spero di riuscire a far si che la magia di questi passi e il Musical, possano fare ancora meraviglie. Quando la magia è magia, non vi sono limiti alla fantasia e alla speranza che il sogno diventi realtà.
“Tutti i luoghi da me descritti sono autentici. Io eternamente, ostinatamente e semplicemente innamorato dell’Italia”