Gilda Gelati, prima ballerina scaligera, danzerà per Vogue sulle coreografie di Fredy Franzutti

di Giada Feraudo
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Gilda Gelati, già prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano, sarà ospite, oggi 22 aprile, della serata di gala Vogue che si terrà nella città di Gedda, in Arabia Saudita.

Il Vogue Fashion Experience di Gedda, primo evento di moda internazionale in Arabia Saudita, iniziato il 20 aprile e che terminerà questa sera, nasce dalla partnership tra Vogue Italia e Rubaiyat for Industry & Trade, ed è un appuntamento che rappresenta un'iniziativa unica per il paese. L'evento si chiuderà con un Charity Gala Dinner ospitato da Franca Sozzani e Wafaa Abbar, presidente di Rubaiyat, nel palazzo della Principessa Adella. Quale evento conclusivo del programma, la serata riunirà numerose celebrities e protagoniste dei settori di moda e spettacolo, per raccogliere fondi a sostegno delle organizzazioni benefiche saudite. L'evento, organizzato da Vogue Italia, è inserito nel  programma di promozione delle linee moda-design di un gruppo di giovani donne arabe.

In omaggio e in rappresentanza dell’eccellenza italiana nel mondo la danzatrice scaligera ha chiesto al coreografo Fredy Franzutti, direttore del Balletto del Sud, di creare per lei due assoli che danzerà questa sera nel corso del gala a scopo benefico, uno su musica di Giovanni Sollima,  l'altro sulle celebri e indimenticabili note di “Summertime” di George Gershwin. Le  musiche saranno eseguite dal vivo dalla violoncellista giapponese Yuriko Mikami.

“E' un coreografo colto e intelligente”, afferma Gilda Gelati parlando delle prove, che hanno impegnato lei e Franzutti per circa un mese. “Quando mi hanno dato l'opportunità di scegliere il coreografo di un evento così importante ho chiesto a Fredy Franzutti di creare qualcosa appositamente per me, per il mio movimento, qualcosa che esprimesse al meglio me stessa ed il mio momento di maturità e consapevolezza artistica. Sono molto contenta del risultato, del laboratorio e del dialogo che si è instaurato tra me ed il coreografo.”

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