Dal 28 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022 è andato in scena, presso il Tam Teatro Arcimboldi di Milano, “Ghost, Il Musical”, trasposizione teatrale del celebre film hollywoodiano che tanto successo ha avuto a partire dal 1990.
Il famoso spazio meneghino si è trasformato nella location perfetta in cui dar vita, tra risate e qualche lacrima, all’eterna storia d’amore tra Sam e Molly. Il musical, pur mantenendo l’impianto narrativo del successo cinematografico, sposa appieno le regole del teatro, e la storia, ben scritta e raccontata, supporta una produzione di grande livello in cui nulla è lasciato al caso, ed ogni aspetto è curato nel minimo dettaglio.
Il musical ha ritmo, forza nella narrazione e una non scontata capacità di coinvolgere lo spettatore, sempre!
La trama la conosciamo tutti: le vite di Sam (Mirko Ranù), bancario di New York, e Molly (Giulia Sol), giovane artista, vengono sconvolte dall’omicidio di lui. Sam si ritrova ben presto fantasma e per manifestarsi a Molly si serve della truffaldina medium Oda Mae (Gloria Enchill). I due cercano di convincere Molly dell’esistenza di una vita ultraterrena e insieme riescono a smascherare il mandante dell’omicidio di Sam: l’avido Carl (Giuseppe Verzicco).
La regia e la scenografia sono di Federico Bellone firma internazionale che ha contribuito al trionfo in Italia di grandi musical, da “Mary Poppins” fino a “Dirty Dancing”. I cambi scena sono dinamici e regalano il mutare di ambienti e atmosfere in maniera immediata.
Gli effetti speciali a cura di Paolo Carta sono efficaci e di grande impatto: mago dell’illusionismo, Carta è capace di sorprendere lo spettatore più che con la tecnologia con trucchi da vecchio artigiano dell’inganno.
La regia associata e le coreografie sono di Chiara Vecchi. Il disegno luci è di Valerio Tiberi, light designer che ha lavorato nelle più note produzioni internazionali di musical e di opera lirica.
Ma veniamo ai protagonisti.
Giulia Sol è un incanto: voce meravigliosa, presenza scenica, recitazione fluida e naturale. Una Molly perfetta capace di farsi amare senza riserve e di innamorare anche lo spettatore più insensibile. La Sol ha centrato il personaggio e lo ha fatto, sembra, senza difficoltà alcuna.
Mirko Ranù è Sam. L’eredità pesante del compianto Patrick Swayze era dietro l’angolo, pronta a far soccombere anche l’attore più navigato. Non è stato così; Ranù, forte di esperienza e talento, non solo convince ma destabilizza. Finito lo spettacolo porti a casa una differente immagine del protagonista. Non più Hollywood ma Milano, non più Swayze ma Ranù. E questo è un risultato che va ben oltre ogni tipo di considerazione.
Giuseppe Verzicco può annoverarsi, di certo, tra i performer italiani di maggiore capacità. Il suo Carl è convincente: dal canto alla recitazione Verzicco non delude mai. L’ambiguità di Carl, la sua sottile avidità, vive nel tono della voce, nei suoi movimenti, in ogni singolo atteggiamento riprodotto in scena.
Gloria Enchill è amore a prima vista. Oda Mae è forse, tra tutti i protagonisti del film, il personaggio più atteso. La famosa Whoopy Goldberg vinse un Golden Globe come migliore attrice non protagonista e ottenne una nomination all’Oscar. Travolgente, simpatica, eccessiva, letteralmente straordinaria. Gloria Enchill ha la stessa verve; fa sorridere e diverte. Il canto e la recitazione sono di alto livello e quel pizzico di trash, proprio di Oda Mae, la fa amare ancor di più.
La musica arrangiata da Dave Stewart e Glen Ballard, è piacevole all’ascolto seppure non destinata a rimanere impressa. Discorso differente per Unchained Melody, la canzone più bella, il momento più atteso dell’intero spettacolo destinato, senza se e senza ma, a far commuovere e sorridere gli spettatori tutti.
“Ghost, Il Musical” è una produzione internazionale firmata Alveare Produzioni, in collaborazione con Colin Ingram e Hello Entertainment e sarà nuovamente in tournée nelle principali piazze italiane. DA VEDERE.