Giuseppe Picone, da stella internazionale a Direttore. Sempre danzando

di DANCE HALL NEWS
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Napoli gli diede i natali nel 1976, a Napoli è tornato. Stiamo parlando di Giuseppe Picone, l’attuale Direttore del Corpo di Ballo del San Carlo, lo stesso Teatro dove, a nove anni, ha dato inizio a quella che non poteva immaginare sarebbe stata una luminosa carriera nel mondo della danza.

Dopo l’ingresso nella Scuola partenopea, viene notato dal Maestro Beppe Menegatti che lo sceglie per interpretare il giovane Nijinsky nell’omonimo balletto con interpreti principali Carla Fracci e Vladimir Vasiliev.
Il giovane Giuseppe prosegue gli studi a Roma, all’Accademia Nazionale, distinguendosi per la sua tecnica e vincendo i concorsi di Rieti e Positano. Non passa molto tempo prima che altri notino le sue doti e, a soli sedici anni, arrivano per lui importanti ruoli da solista: Pierre Lacotte lo invita al Ballet National de Nancy per danzare Petruska di Fokine, La Sonnambula di Balanchine, Paquita di Petipa e L’Ombre di Lacotte stesso. A seguire, è l’English National Ballet a volerlo solista: è il 1993, e Giuseppe resta a Londra fino al ’97, quando vola oltreoceano per entrare a far parte dell’ABT di New York.

Quasi pleonastico passare in rassegna tutti i balletti dei quali è primo interprete: da Giselle a Il lago dei Cigni, da Romeo e Giulietta a Onegin, nel repertorio classico. Non mancano le partecipazioni a brani neoclassici e moderni, quali Tchaikovsky pas de deux e Who cares?, solo per citarne alcuni firmati Balanchine, e ancora L’Arlesienne di Petit, Sinfonietta di Kylian, Spring and fall di Neumeier. Prende parte anche a lavori a cura di maestri italiani, come I have a dream di Cannito e Merola e Bacco e Arianna di Franzutti. Molti i sipari che si aprono, scoprendo di volta in volta un Giuseppe perfettamente calato in un nuovo ruolo.

Tra le interpretazioni più significative per la sua carriera di danzatore, è doveroso ricordare la prima mondiale di Le Corsaire di Anne Marie Holmes al Metropolitan di New York, dove accompagna in scena Nina Ananiashvili, e che gli vale la nomina al Premio Internazionale Benois de la Danse, nel 1999.
Nina Ananiashvili lo vuole tra i suoi Friends per il tour in Giappone, dove partecipa anche al Gala Stars of Ballet.   

Oltre a Londra e New York, Giuseppe è ospite, tra le altre fondazioni, della Staatsoper di Vienna, Het National Ballet di Amsterdam, Los Angeles Dance Theater, dove il tutt’ora direttore John Clifford crea per lui il personaggio di Humphrey Bogart in Casablanca, Boston Ballet, Teatro dell’Opera di Roma, Arena di Verona, Massimo di Palermo, Ballet Nacional de Cuba e Ballet National de Bordeaux.

Invitato da Vladimir Vasiliev e Ekaterina Maximova al loro Gran Gala al Bolshoi di Mosca per i festeggiamenti della loro illustre carriera, nel 2005 è onorato di essere il primo italiano ospite al concerto di Capodanno dell’Opera di Vienna, esibendosi in diretta mondiale in una coreografia di Renato Zanella.

Importanti le sue apparizioni al di fuori del palcoscenico teatrale, tutte in occasione di ricorrenze, potremmo dire, istituzionali: danza nel 2002 su Rai1 durante la Festa della Repubblica, nel 2009 brilla sul palco dell’Ariston al Festival della Canzone Italiana. Nello stesso anno, è al Premio Caruso a Sorrento e, di nuovo a un concerto di Capodanno, questa volta alla Fenice di Venezia, nel 2010 e nel 2012.

Nel 2010, è Ambasciatore della danza italiana nel Mondo durante il Gran Gala Tribute to a Dance Legend di New York dedicato a Vladimir Vasiliev, e ancora Andrea Bocelli lo vuole al suo fianco per un’interpretazione congiunta canto-ballo dell’Ave Maria di Shubert, coreografata da Kristian Cellini.

Alle creazioni ideate appositamente per lui, si aggiunge Apollon Musagete di Renato Zanella, per lo spettacolo Omaggio a Stravinsky, del 2011.

E come non annoverare tutti i prestigiosi riconoscimenti di cui è insignito sin dagli inizi: tra i principali, ricordiamo il premio di miglior interprete del 2004 con la partecipazione al Gala al Festival di Cannes in compagnia delle étoiles di Ballet2000; il Premio Internazionale Apulia Arte 2008 e il Premio Ugo Dell’Ara nel 2010; riceve il riconoscimento MPS Danzainfiera nel 2011, il Premio Amalfi Danza International al Valore 2012 e il Premio Una vita per la danza 2013.

L’evoluzione da danzatore a coreografo arriva anche per Picone, il quale dà ottima prova di creatività e conduzione in Carmina Burana, Adagetto e Omaggio a Verdi, senza dimenticare la sua versione de Lo Schiaccianoci e di Bolero, il brano Domani futuro di giovinezza, presentato durante il Gala dedicato agli 80 anni di Carla Fracci, e la sua ultima nata, Cenerentola, al debutto nel marzo di quest’anno.

Dal luglio 2016 torna a Napoli, chiamato a essere il Direttore del Corpo di Ballo del San Carlo, un ruolo che sta ricoprendo egregiamente e che ci auguriamo possa durare a lungo.

Crediti fotografici: Alessio Buccafusca

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