Giuseppe Picone: Non starò a guardare la morte del settore

di Fabiola Di Blasi
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In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando e che ha messo in evidenza tutte le falle del sistema, in assenza totale di strategie per la ripartenza, le parole di Giuseppe Picone, tra i pochi a dare voce ad un intero comparto poco ascoltato e poco rappresentato, suonano ancora più forte. Riportiamo le parole del Maestro pubblicate oggi sul sui suoi profili social:

“La situazione attuale del mondo della danza italiana è pessima. Non starò a guardare la morte di un settore di primaria importanza nel nostro paese.
In questi giorni, ho rilasciato varie interviste per sensibilizzare il nostro governo, esattamente come feci 12 anni fa, dopo la pubblicazione dei decreti del Ministro Bondi.
Essendo un momento molto particolare, c’è bisogno di fare e non parlare.
È impossibile che i Teatri e Scuole di danza siano ancora chiusi.
Quello che riuscirò ad ottenere con altre denunce, lo faccio perché sono innamorato del mio mestiere e non per un tornaconto personale.
Ci sono degli addetti al lavoro nel nostro settore che mi fanno letteralmente schifo, ma fortunatamente ci sono anche persone perbene, talentuose e professionali, ed è per loro che bisogna lottare.
Detto ciò, agirò con le mie forze senza inutili proclami.
Sono giovane e pieno di esperienza e i miei ideali artistici, se supportati, potrebbero salvare l’arte della danza in Italia.
Ci vorranno anni per raddrizzare il sistema, ma con la gentilezza e determinazione si possono abbattere molti muri.
Giuseppe”

Leggi anche https://www.dancehallnews.it/giuseppe-picone-la-danza-e-parte-lesa-di-un-sistema-egoista-e-superficiale

Crediti fotografici: Vito Lorusso

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