In questi giorni di quarantena forzata, è divenuto virale sui social un video (realizzato da Marco Messina) dei danzatori del Teatro alla Scala in cui, ciascuno nella propria casa, si allena al fine di mantenere una forma fisica che, dato lo stop, rischia di essere compromessa.
Ho letto un’infinità di commenti a riguardo: la maggior parte bellissimi, altri polemici, alcuni cattivi. D’altronde si sa, i social sono vetrina per chiunque abbia un’opinione.
Personalmente ho trovato il video bellissimo, pieno di forza e di bellezza. Un messaggio positivo simbolo di un mondo, quello della danza, che seppure in quarantena, non si ferma e combatte, va avanti, nell’attesa di ritornare sulle scene per regalare a tutti noi meraviglia.
Di certo non è un periodo facile: le scuole di danza sono chiuse e rischiano di compromettere un intero anno di lavoro. I teatri hanno momentaneamente calato il sipario e tanti, danzatori, coreografi e maestri si pongono mille interrogativi sul proprio futuro.
Questo breve scritto non vuole essere un riflessione a 360 gradi su ciò che ci attende, sulla mancata tutela nei confronti delle scuole private e degli insegnanti, sulla vita dei danzatori che non lavorano negli enti lirici, o su qualsiasi altro problema che questi tristi giorni hanno acuito.
Solo delle righe veloci per ringraziare i meravigliosi danzatori che hanno partecipato alla realizzazione del video e che, nell’intimità della propria casa, ci han ricordato che la bellezza salverà il mondo.
Ma.. chi salverà la bellezza?