Il Balletto del Sud presenta, nelle stagioni 2019-2021, Il Lago dei Cigni, balletto in due atti con le coreografie di Fredy Franzutti sulle musiche di Piotr Il’ič Čaikovskij, in una speciale ambientazione “fin de siècle”, con le scene di Francesco Palma.
Tra i capolavori di Čaikovskij Il Lago dei Cigni ha sempre riscosso enorme successo e risulta essere il più affascinante non solo per i significati reconditi ma anche per la calda atmosfera romantica e per la poesia del celebre tema d’amore.
La leggenda della donna-cigno, emblematica e seducente, ci riporta al complesso di miti e leggende riguardanti le metamorfosi di un essere umano in animale. Diversa è Odile, cigno nero, che rappresenta la seduzione, la “belle dame sans merci”, la sinuosa che inganna con l’aspetto.
E Siegfried, diversamente da altri prìncipi del balletto, rappresenta un po’ l’uomo terrorizzato dalla paura di crescere. Spaesato dai sentimenti eterni si trova di fronte al non facile dilemma dell’universo femminile.
Da qui l’intuizione di Fredy Franzutti di ambientare il suo Lago dei Cigni nella Baviera “fin de siècle” in un tempo poco prossimo al principe Ludovico II – che proprio negli anni della composizione fu dichiarato pazzo e deposto. Citazione diretta nella scenografia dipinta che rappresenta il favoloso castello di Neuschwanstein – dimora privata di Ludwig -, che non a caso letteralmente, in italiano, significa: Il Castello della Nuova Pietra del Cigno. La stessa sorte lega i due prìncipi ad una morte misteriosa di annegamento nel lago, come se il destino di Ludwig fosse seguito da quello di Siegfried, svelandone il mistero.
Il clima tardo romantico che si respira dall’inizio alla fine del balletto proviene da un filone della letteratura mitteleuropea che Franzutti evoca con citazioni qua e là disseminate nella drammaturgia del balletto.
E se la regina madre diviene una energica “arricchita” desiderosa di avere presto una nuora e una progenia, Rothbart è qui un fantasma oscuro che, come un diavolo delle tentazioni, chiede al giovane principe la sua anima (il tramutarsi in cigno) in cambio di una vita senza responsabilità e per sempre giovane. La sua corte è dunque composta da ragazzi e ragazze che hanno accettato il patto, ed ora anime in pena, vivono lo stato di metamorfosi nella lacustre prigione.
Danzano i ruoli principali i primi ballerini della compagnia: Nuria Salado Fustè nei ruoli di Odette e Odile, Matias Iaconianni in quello del principe Siegfried, Alessandro De Ceglia nel ruolo del demone Rothbart, Beatrice Bartolomei è la Madre del principe, Alice Leoncini la promessa fidanzata. Accanto a loro gli altri componenti della compagnia: Eva Colomina, Ana Clara Iribarne, Benedetta Maldina, Rachele Rossi, Alessandra Buffelli, Chiara Dell’Arte, Sveva De Meo, Gloria Fabbri, Naomi Margheriti, Aurora Marino, Luana Panico, Elisa Storti, Edward Blackburn, Alessandro Cavallo, Ovidiu Chitanu, Paolo Ciofini, Lorenzo Lupi, Lucio Mautone, Valerio Torelli. Maestro di ballo e ripetitore: Francesco Sorrentino.
Le date della tournée: il 2 (ore 21.00) e 3 Novembre (ore 15.00 e ore 19.00) al Teatro Olimpico di Roma – il 10 Dicembre (ore 21.00) al Teatro Team di Bari – da 13 al 16 Dicembre (ore 10.00 e 21.00) al Teatro Apollo di Lecce – il 19 Dicembre (ore 21.00) al Teatro Verdi di Pisa – il 21 Dicembre (ore 21.00) al Teatro Petrarca di Arezzo – il 29 Dicembre 2019, ore 18.30 al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi. Nel 2020, l’1 Febbraio (ore 16.45 e ore 20.45) al Teatro Verdi di Firenze.
Il Lago dei Cigni è la decima produzione che Franzutti ha creato, nel 1999, per la sua compagnia il Balletto del Sud. Il debutto è avvenuto con l’esecuzione orchestrale dal vivo al Teatro Politeama Greco di Lecce nel cartellone della stagione sinfonica.
I primi interpreti sono stati: Dilyana Nikiforova, stella del balletto del Teatro dell’Opera di Sofia, nel ruolo di Odette e Odile; Toni Russo, in quel momento nel Balletto del Sud – prima di divenire primo ballerino della Fondazione Arena di Verona -, nel ruolo del principe Siegfried. Il demone Rothbart è stato creato per Arturo Morelli.
Nelle successive edizioni tra le interpreti di Odette ricordiamo: Maria Vittoria Ignomiriello, Sara Nora Kresteva (attuale direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Sofia) e Paula Acosta (del Balletto del Sud e divenuta poi prima ballerina del “Ballet Nice Méditerranée ” e prima ballerina ospite del Teatro dell’Opera di Roma). Tra gli interpreti del principe ricordiamo: Saul Marziali, Carlos Montalvan e Santiago Gil. Rothbart è stato danzato da Luca Lago e da Alessandro De Ceglia. Le scene sono state dipinte da Francesco Palma iniziando, nel 1999, un sodalizio artistico con Franzutti ancora duraturo.
Lo spettacolo elogiato, dalla critica; ha un paragrafo dedicato nel libro “Mi è caduta la danza nel piatto” a cura di Vittoria Ottolenghi che lo ha definito: “riuscita rivisitazione di un classico con esito trionfale”.
Tra i teatri e i festival che hanno ospitato lo spettacolo ricordiamo: il Teatro Ponchielli di Cremona, il Teatro Antico di Taormina, il Teatro Rossini di Pesaro e i festival di Siracusa, Vignale, Riccione e di Milano, nella Centrale di Trezzo sull’Adda.
“Il lago dei cigni di Franzutti ha il merito di rendere esplicite, e senza forzature, alcune prospettive già presenti nella concezione musicale – e vita personale – di Čaikovskij nelle quali anche l’uomo di oggi può ritrovare suggerimenti o spunti per una riflessione attuale che risolva la sua eterna crisi d’identità.” Michele Nocera
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