Il pubblico in attesa davanti alle tre grandi porte del Teatro Avenida di Buenos Aires è in fermento per lo spettacolo ma sicuramente anche per il freddo (sì in Argentina nel mese di Agosto è inverno). Nel prestigioso teatro inaugurato nel 1908, pochi mesi dopo il ben più noto Teatro Colón, la compagnia BUENOS AIRES BALLET presenta una serata virtuosa e dinamica congeniata in due parti.
La prima si costituisce di titoli del repertorio classico: Passo a tre de Le Odalische tratto da Il corsaro, il Passo a due de Lo schiaccianoci, la variazione maschile Gopak, ed estratti del secondo atto del balletto Laurencia. I danzatori e le danzatrici della compagnia, tra i quali anche una solista del Teatro Colón e artisti del Teatro San Martin, affrontano con prontezza e sicurezza i virtuosismi che provocano facile entusiasmo nel pubblico, e sempre attenti al differente approccio stilistico richiesto dalle coreografie.
Tuttavia, più convincente e anche coinvolgente risulta la seconda parte composta da opere di danza contemporanea di coreografi e autori musicali differenti. Davvero apprezzabile l’intensità degli interpreti che dispiegano tonalità espressive assai differenti ma tutte convincenti, capaci di riscaldare la temperatura emotiva della sala se non quella ambientale che è pressoché la stessa dell’esterno. Non mancano certi elementi della danza contemporanea ormai consuetudinari: silenzi, affanni e respiri a scandire il tempo trattengono e non intrattengono il pubblico che, questa volta, sembra più attento e impegnato. Nel complesso la serata, che non compendia la più scontata esibizione di tango, risulta ben equilibrata tra classico e contemporaneo.