Forse non esistono incantesimi nel XXI secolo, ma la magia del celeberrimo amore fra Odile e Sigfrido, protagonisti de Il Lago dei Cigni, rimane intatta anche nel più moderno degli scenari.
Nella rilettura voluta da Marco Batti, affiancato per l’occasione da Camille Granet, Odile non è una creatura sovrannaturale, ma una giovane donna che porta con sé un segreto. Il principe è un ragazzotto ricco e spensierato, dedito agli amici e al divertimento, noncurante dei doveri che la potente famiglia gli impone.
Ma è il prologo, l’antefatto/artefatto, gioco di parole su cui si muove il racconto, il protagonista del Lago dei Cigni del Balletto di Siena. Sin dalle prime scene, si rileggono e ridisegnano i rapporti fra tutti i personaggi, e si racconta di una passione mai narrata, foriera del più tragico dei finali.
Avvicinarsi ad un capolavoro del balletto classico può far tremare il più esperto dei coreografi; trovarne una nuova lettura appare a volte un’impresa. Il Balletto di Siena, orgogliosa realtà toscana dalla vocazione internazionale, abbandona ogni condizionamento e, sotto la guida di Marco Batti, porta in scena un racconto inedito, inaspettato, inteso, in cui la meravigliosa partitura di Pëtr Il’ič Čajkovskij è ancora una volta protagonista.
La prima nazionale de Il Lago dei Cigni, in scena al Teatro dei Rinnovati domenica 29 aprile 2018 alle ore 17.00, chiude la stagione di danza 2017/2018 dei Teatri di Siena, organizzata dal Comune di Siena e Fondazione Toscana Spettacolo Onlus ed è inserita all’interno dell’VIII edizione di Danza Excelsior.
Per informazioni:
Balletto di Siena
www.ballettodisiena.it