Il Mito di Medea: al Festival di Spoleto Eleonora Abbagnato danza un omaggio alla divina Callas

di Giada Feraudo
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La storia di Medea, eroina della mitologia greca resa immortale dall’omonima tragedia di Euripide, sarà  in scena al Festival di Spoleto nei giorni 1 e 2 luglio 2017 in un nuovo balletto dal titolo Il Mito di Medea, firmato dal coreografo Davide Bombana e prodotto da Daniele Cipriani Entertainment.

Protagonista sarà l’étoile nostrana Eleonora Abbagnato, direttrice del Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, che, sul palcoscenico del Teatro Romano di Spoleto, danzerà un omaggio alla più grande cantante lirica di tutti i tempi, Maria Callas.

Liberamente tratto dalla tragedia di Euripide, il balletto è appunto dedicato alla divina, di cui ricorre quest’anno il quarantesimo anniversario della morte.

“Il Mito di Medea, atto unico della durata di un’ora e mezza, è un omaggio dal mondo della danza al più grande nome della lirica”, dice il coreografo Bombana, aggiungendo che “tra le molti versioni della tragedia ho scelto quella celebre di Euripide perché introduce il tema del perdono da parte degli Dei, cosa rara nei testi dell’antichità.”

La scelta del personaggio di Medea per omaggiare la Callas è dettato dal fatto che questo è senza dubbio uno dei ruoli più importanti che hanno contraddistinto la sua brillante carriera, forse il più significativo, alla cui interpretazione il suo nome è indissolubilmente legato, sia nell’opera di Cherubini, sia nell’omonimo film di Pier Paolo Pasolini del 1969.

Un’interpretazione sofferta e realistica, dovuta forse anche alla vicinanza di alcuni aspetti della vita della grande artista con quella del personaggio mitologico: il carisma, la passionalità in amore, il tradimento e l’abbandono da parte dell’uomo amato, persino la morte di un figlio (nel caso della Callas, secondo alcune fonti, il dolore di aver partorito un figlio morto, frutto del suo amore con Onassis).

Per sottolineare i parallelismi una parte significativa di questo nuovo balletto, che utilizza musiche di Arvo Pärt e Fausto Romitelli, si svolge anche su una celebre registrazione storica della Medea diretta da Tullio Serafin alla Scala in cui, malgrado il declino vocale già in atto, la grandezza interpretativa della Callas brilla come non mai, in tutti i possibili registri, dal dolcissimo al terribile.

“Sono orgogliosa e fiera di poter dedicare Il Mito di Medea a Maria Callas”, dichiara Eleonora Abbagnato. “Anche se per ragioni anagrafiche non ho potuto conoscere direttamente la Callas, l’ho sempre sentita vicina a me e alla mia sensibilità. Probabilmente la comune origine mediterranea, senza dimenticare la presenza greca in Sicilia, hanno fatto di lei una sorta di guida spirituale, pur in un’arte diversa dalla mia, ma comunque sempre legata al teatro. Il pubblico, solito vedermi sulle punte nei ruoli del grande repertorio classico, qui vedrà di me una sfaccettatura diversa”, anticipa la Abbagnato. Dal lato suo Davide Bombana chiarisce: “Non creatura impalpabile ed aerea, ma donna forte e ferina che danza in mezza punta in quanto Medea era figlia del Re della Colchide, un regno barbaro dallo stretto legame con la Terra.”

Sicuramente curioso è l’accostamento fra le due interpreti, fra loro così diverse esteriormente e per vicissitudini ma unite, sul piano personale e artistico, da diversi elementi comuni: le origini mediterranee, l’appartenenza a due culture, l’aver scelto Parigi come città di vita e la venerazione per l’Arte, vista come scopo di vita a cui tributare onori e sacrifici.

Come una sacerdotessa sullo sfondo suggestivo di un teatro antico, Eleonora Abbagnato, francese di formazione ma palermitana di nascita, danza con intensità un personaggio di cui ha interiorizzato i reconditi e profondi moti, dedicando l’interpretazione della “sua” Medea a quella meravigliosa grecità della Callas che scorre nelle vene anche di ogni figlio e figlia di Sicilia.

Eleonora Abagnato sarà affiancata, nella produzione, da due affermate étoiles dell’Opéra di Parigi, Audric Bézard (Giasone) e Benjamin Pech (Creonte), nonché da un cast di sedici ballerini italiani tra cui Federica Maine (Creusa) e Claudio Cocino (Messaggero di Morte), primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma.

Questo è il terzo anno consecutivo che le produzioni Daniele Cipriani Entertainment, protagonista Eleonora Abbagnato, sono presenti al Festival di Spoleto: si ricordano, infatti, Soirée Roland Petit (2015) e Carmen (2016). Con Il Mito di Medea debutta la nuova produzione DCE, che verrà portata in tournée sulle scene italiane durante le prossime stagioni a seguito dei successi, di pubblico e critica, delle precedenti produzioni Schiaccianoci, Coppélia e Carmen (balletti con la coreografia di Amedeo Amodio). Intanto, quest’estate, Il Mito di Medea si replica il 23 luglio a Civitanova Danza – Civitanova Marche (Macerata), mentre il 22 luglio Eleonora Abbagnato sarà in scena al Teatro Romano di Ostia Antica in Carmen.

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