Prosegue, per la sesta stagione, la collaborazione artistica tra Aterballetto e Piccolo Teatro, diventato la “casa milanese” dell’ensemble emiliano, la più importante compagnia di danza italiana indipendente, affermata in ambito internazionale. Il programma scelto per il pubblico milanese comprende tre nuove creazioni: Words and Space di Jiří Pokorný, trentacinquenne di Praga coreografo del prestigioso Netherland Dans Theater, Narcissus – in prima assoluta al Teatro Strehler – di Giuseppe Spota, già danzatore di Aterballetto, di ritorno in Italia dopo essersi affermato come interprete e coreografo in Germania, e Phoenix di Philippe Kratz, danzatore della compagnia che lo ha “lanciato” come coreografo con brani di successo visti anche al Piccolo Teatro (lo scorso anno L’eco dell’acqua e #hybrid).
Un programma che ben sintetizza il percorso intrapreso dalla direttrice artistica Cristina Bozzolini con l’intento di rinnovare il repertorio ed esplorare le diverse identità della coreografia contemporanea affiancando autori di diverse nazionalità a nuovi talenti italiani.
«Partecipare alla stagione dei 70 anni della più prestigiosa istituzione teatrale italiana” spiega Giovanni Ottolini, direttore generale di Aterballetto” non solo è un onore ma ci consente di sentirci in sintonia con il suo lungo e fecondo percorso artistico attraverso la nostra identità di produttori di una ‘danza danzata’, di una danza d’arte per tutti’ nell’ispirazione dei fondatori del Piccolo Teatro».
Words and Space
Rappresenta la metafora di un dialogo intrapersonale: il corpo di un individuo all’interno di uno spazio nell’atto di cimentarsi in un “monodialogo”, un dialogo con il proprio io.
Le parole, nel loro libero fluire, possono unirsi a formare frasi di senso compiuto in una unità di tempo o rimanere isolate, si perdono e si ritrovano nella poesia del movimento. Intimità individuale e autorealizzazione sono i soli livelli in grado di condurci a una più profonda condizione di dialogo individuale. Questo tipo di comunicazione, che ha luogo all’interno del singolo o tra molti, rivela la vulnerabilità e l’autenticità di un istante nella prigione della nostra (stessa) libertà.
Lo scopo è quello di proiettare l’esperienza assolutamente personale degli interpreti la cui gioia ‒ e forse anche la loro fatica – sembra esistere nel presente di una bellezza “nuda” e di una realtà non violenta. Words and space proietta immagini in movimento di un dipinto o di un libro traboccante di storie fluttuanti, è un racconto personale, intimo e poetico.
Narcissus
Forse ormai considerato un ECO lontano, il mito di Narciso da cui il termine narcisismo, è oggi qualcosa di molto più vicino a noi di quanto immaginiamo. Ogni giovane e non, nella nostra società, può considerarsi “colpito” da una forma di narcisismo. Grazie all’evoluzione della tecnologia, che ci ha portato a crescere tra selfie, snapchat e social network, oggi siamo tutti molto più preoccupati ad apparire dietro “profili di estrema bellezza e perfezione”, invece di mostrarci per quello che siamo realmente. Nel mito di Narciso, il profeta Tiresia, predisse che lo stesso Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia “se non avesse mai conosciuto se stesso”. Egli però si riferiva al suo riflesso. I giovani di oggi che rapporto hanno con il loro riflesso? Sono pronti ad uscire dalla loro cornice virtuale per affrontare quello che è lo specchio del quotidiano? O finiremo tutti come Narciso soli ad elogiare e compiacere noi stessi?
Phoenix
Anche se abbiamo l’impressione di vivere camminando lungo una strada diritta, in realtà siamo destinati a compiere un moto circolare senza fine fatto di Nascita, Crescita, Immobilità, Morte e alla fine ancora una volta Nascita. Non importa se arderemo e moriremo in questo processo o se arderemo e saremo in grado di trasformare noi stessi, quello che conta è che tutto dipende dalla capacità che abbiamo di entrare in sintonia con la nostra forza interiore, ne sono testimoni le decisioni più intime della nostra vita quotidiana, come anche le conquiste collettive della società. Ma cosa fare per entrare in sintonia con questa forza interiore? Dobbiamo buttarci e superare i nostri limiti, perché è rischiando con coraggio il nostro stesso annientamento che possiamo giungere a comprendere davvero ciò che eravamo e ciò che possiamo diventare.
Piccolo Teatro Strehler (Largo Greppi – M2 Lanza), dal 7 al 9 giugno 2017
Aterballetto al Piccolo
Words and Space
Prima mondiale: Reggio Emilia, Teatro Valli, Festival Aperto, 6 ottobre 2016
Coreografia: Jiří Pokorny
Musiche repertorio barocco
Costumi: Carolina Mancuso
Luci: Carlo Cerri, sound design Yukari Sawaki
Un ringraziamento speciale a Roberto Garreton per la registrazione alla chitarra.
Balletto per 12 danzatori – Durata: 30 minuti
Narcissus
Coreografia Giuseppe Spota, musica Joby Talbot, video OOOPStudio, costumi Francesca Messori
Balletto per 4 danzatori – Durata: 20 minuti
Phoenix
Prima rappresentazione: Cremona, Teatro Ponchielli, 19 aprile 2017
coreografia Philippe Kratz, musica elettronica originale Borderline Order, luci Carlo Cerri, costumi Costanza Maramotti
Balletto per 9 danzatori – Durata: 30 minuti
realizzazione costumi: Sartoria Aterballetto – Francesca Messori, Debora Baudoni
Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto
Orari: mercoledì e venerdì ore 20.30, giovedì ore 19.30
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Durata: 75 minuti con intervallo
Informazioni e prenotazioni 0242411889 – www.piccoloteatro.org
Crediti fotografici: Nadir Bonazzi
A cura dell’Ufficio Stampa del Piccolo Teatro di Milano