Finché c’è tango c’è vita oggi ruba il titolo al famoso film del 1966 “Un uomo, una donna” del regista Claude Lelouch dove viene essenzialmente narrato un incontro, un corteggiamento, un’indecisione femminile e una decisione maschile con abbraccio finale!
Anche il tango è un incontro fra un uomo e una donna, incontro che parte da un abbraccio, con l’uomo che decide di prendersi la responsabilità della dama, rendendola il centro dell’attenzione della coppia danzante, maturando un corteggiamento reciproco nel tempo di una tanda.
Un uomo e una donna: da Adamo ed Eva in poi a quanto pare siamo il motore del mondo, senza l’incontro tra un uomo e una donna non ci sarebbe probabilmente vita.
Il tango è come la vita proprio nel suo elemento connotante: l’incontro tra un uomo e una donna.
Chi non ha compreso questo, non balla realmente tango, non balla con l’altro, balla con se stesso; chi afferma che il tango è maschilista, machista, non ha inteso che cosa sia; chi dice che l’uomo conduce e la donna seduce non ha ancora afferrato l’essenza del tango e il suo valore; chi sostiene che l’uomo decide e la donna resta passiva non pensa al tango come a una delle rare possibilità della vita moderna che permette l’incontro, partendo non dalle parole, ma dal silenzio e dall’ascolto reciproco.
Forse la base di ogni incontro è proprio l’ascolto: l’accostarsi con sensibilità e apertura al mondo dell’altro.
Nel tango l’incontro è favorito dal codice comportamentale proprio della milonga, dalla passione condivisa, dalla melodia di una musica che col suo potere terapeutico predispone al momento. Lo sguardo di intesa, il lieve sorriso, la ricerca dell’abbraccio con l’unicità della persona che hai tra le braccia, il sintonizzarsi dei respiri, la ricerca dei reciproci pesi, la sensibilità dei due che deve diventare una, la connessione con il brano musicale che avvolge l’abbraccio della coppia…c’è tanto da costruire insieme in quell’incontro prima di iniziare la famosa apertura laterale che segna l’inizio della danza!
Un uomo e una donna però non sempre si incontrano nell’abbraccio del tango, anche se può apparentemente sembrare così: anche nel tango come nella vita c’è una ricerca continua del vero incontro che spesso accade quando meno te lo aspetti, spesso ti coglie di sorpresa proprio come nella vita.
Quel momento magico dell’incontro è unico, elitario e inconfondibile per ognuno di noi: per la donna spesso si traduce con le parole “mi sono sentita una regina fra le sue braccia”, per l’uomo….beh, bisognerebbe chiederlo a un uomo!
E come sempre buon Tango a tutti, a chi lo balla, a chi inizierà a ballarlo, a chi lo ascolterà oppure lo guarderà, a chi lo ama e a chi lo rifiuterà e male ne parlerà … A chi vive insomma perché Finché c’è tango c’è vita!
Un abbraccio!
Crediti fotografici: Fotografando by Antonio Tomasino