Per tutti gli appassionati l’attesa è finita: è stata infatti presentata la nuova stagione 2017/2018 del Teatro alla Scala di Milano, ricca di titoli imperdibili.
Come la tradizione vuole, il cartellone del Balletto si aprirà in dicembre, precisamente il 15, con l’Anteprima dedicata ai giovani, e il 17, con la Prima ufficiale. Per inaugurare la sua prima stagione da Direttore designato, Frédéric Olivieri ha scelto La dama delle camelie, con la coreografia e la regia di John Neumeier sulle musiche di Fryderyk Chopin. Le étoiles ospiti scelte per aprire in grande stile la stagione sono il nostro Roberto Bolle e l’incantevole Svetlana Zakharova, ormai stella molto cara al pubblico italiano.
Neumeier si ispira al celebre romanzo di Alexandre Dumas figlio e concepisce un meraviglioso balletto drammatico, genere di cui il maestro è uno dei più illustri punti di riferimento, il quale si distingue per la sensibilità nel tratteggio psicologico e la rielaborazione della struttura drammaturgica, costruito come uno climax fatto di passi a due, grandi scene di balli e importanti momenti per i solisti.
In scena i giorni 15, 17, 20 (2 rappr.), 23, 29, 30 (2 rappr.), 31 dicembre 2017; 3, 4, 10, 13 gennaio 2018.
A seguire, un titolo in prima assoluta al Piermarini: si tratta di Goldberg-Variationen, coreografia di Heinz Spoerli sulle note di Johann Sebastian Bach. “Ogni volta che ascolto Bach sento il mio cuore che sobbalza. La sua musica è per me un’inesauribile fonte di ispirazione…” queste le parole di Spoerli dedicate al grande compositore durante la presentazione di Cello Suites, ormai entrato di diritto nel repertorio scaligero, portato in scena la prima volta nel 2015. Variazioni Goldberg si costruisce su un farsi e disfarsi di legami e coppie; l’unione lascia il posto all’indifferenza in una fluidità incessante, affascinante, senza connotazioni temporali, nel suo scorrere, con luci e ombre, musica e movimento. A corredo della coreografia, fatta di soli, passi a due e momenti corali, ci saranno i tasti del pianoforte, sapientemente suonati da Alexey Botvinov.
In scena i giorni 25, 26, 27, 30 gennaio; 1, 7 (2 rappr.), 9 febbraio; 2, 21, 22 marzo 2018.
Formula più volte testata con successo, la Scala propone nuovamente un trittico, e questa volta unisce due colonne portanti del repertorio a una nuovissima produzione; vedremo infatti Petite Mort di Jiří Kylián, Boléro di Maurice Béjart uniti alla prima assoluta Mahler 10 con la Coreografia Aszure Barton.
Dopo oltre dieci anni torna ad affascinare Petite Mort di Jiří Kylián, con il suo fluido inanellarsi di momenti di gruppo e splendidi passi a due dalle diverse tonalità. Secondo brano celeberrimo che fa ritorno sul palcoscenico scaligero dopo più di quindici anni di assenza è Boléro, una delle più famose e riuscite creazioni del maestro Béjart sulle note di Ravel. Per cinque rappresentazioni, protagonista assoluto sarà Roberto Bolle.
La novità attesa è firmata da Aszure Barton, coreografa acclamata a livello internazionale, la quale creerà sulle note della Sinfonia n 10 di Mahler un balletto che parlerà di bellezza e fragilità dell’essere, coinvolgendo in maniera ampia gli artisti del Ballo.
In scena i giorni 10, 13 (2 rappr.), 16, 20, 23, 25, 27, 29, 30 marzo; 5, 7 aprile 2018.
La stagione continua con un’altra nuova produzione ma questa volta di un celebre balletto della tradizione; La Scala si prepara a presentare Il Corsaro nella versione di Anna-Marie Holmes, autorevole specialista dei grandi balletti ottocenteschi, da Marius Petipa e Konstantin Sergeyev, con una nuova scenografia e costumi confezionati appositamente per l’occasione. Azione, passione e romanticismo in un’ambientazione esotica, questi i temi alla base della trama, narrata attraverso una danza fortemente evocativa, con momenti di alto virtuosismo e di sublime tecnica.
In scena i giorni 20, 22, 27 aprile; 9, 11 (2 rappr.), 16 (2 rappr.), 17 maggio 2018.
Maggio vedrà un’importante evento per celebrare una duplice ricorrenza: il 2018 infatti cadono l’ottantesimo anniversario della nascita e il venticinquesimo anniversario della scomparsa di Rudolf Nureyev. Il Teatro alla Scala non può esimersi dal ricordare uno dei più grandi danzatori che si ricordino, apparso sul suo palcoscenico per la prima volta nel 1965, accanto a Margot Fonteyn in Romeo e Giulietta. Con Serata Nureyev, ecco l’omaggio al danzatore e coreografo più caro, con un programma che ripercorrerà alcuni dei ruoli che Nureyev ha reso indimenticabili, eseguito dal Corpo di Ballo scaligero affiancato da étoile internazionali desiderose di partecipare. A celebrare il maestro vedremo Svetlana Zakharova, Marianela Nuñez e Vadim Muntagirov.
In scena i giorni 24 (Serata a favore della Fondazione Francesca Rava N.P.H Italia Onlus), 25, 26, 29 maggio 2018.
Il cartellone proseguirà nel mese di luglio e il pubblico potrà respirare le calde atmosfere spagnole di Don Chisciotte, nella versione di Rudolf Nureyev su musiche di Ludwig Minkus. Con la sua frizzante energia, con i caldi colori dell’allestimento di Raffaele Del Savio e Anna Anni, il Don Chisciotte di Rudolf Nureyev, in repertorio alla Scala dal 1980 con Nureyev protagonista accanto a Carla Fracci, trasporterà il pubblico con freschezza, allegria, virtuosismi e ricchezza coreografica in una Spagna affascinante, tra danze di gitani, fandango, matadores, mulini a vento e il candore sospeso del giardino delle Driadi.
In scena solo per cinque rappresentazioni nei giorni 10, 11, 13, 16, 18 luglio 2018.
Dopo la pausa estiva, si riprende ad agosto con L’histoire de Manon, balletto tragico coreografato da Kenneth MacMillan sulle musiche di Jules Massenet. La giovane Manon incarna il fascino innocente della giovane donna che ben presto lascia il posto alla corruzione dell’animo e all’amorale interesse per la mera ricchezza. La storia si costruisce su diversi piano, quello psicologico e quello drammatico, intrecciandosi magistralmente al movimento coreografico. Notevoli i ruoli maschili pensati da MacMillan, il quale dà vita a un balletto profondamente moderno in grado di offrire uno spunto di riflessione al pubblico in sala, su quali siano i valori della vita e sul pericolo in cui si incorre inevitabilmente nel preferire una vita lasciva.
Torna a vestire i panni di Manon l’étoile Svetlana Zakharova, accompagnata da un Des Grieux d’eccezione, Roberto Bolle.
In scena i giorni 17, 19 (2 rappr.), 20, 24, 27 ottobre; 2 novembre 2018.
Completano il cartellone del Balletto, già ricco e accattivante, due produzioni che verranno portate in scena dal Corpo di Ballo del Teatro Bolshoi di Mosca, ospite del Teatro alla Scala dal 7 al 13 settembre. Si rinnova così la collaborazione tra Milano e Mosca iniziata lo scorso settembre al Bolshoi, dove la Scala aveva presentato Simon Boccanegra diretto da Myung-Whun Chung e la Messa da Requiem di Verdi diretta da Riccardo Chailly.
Il Corpo di Ballo russo delizierà il pubblico scaligero con La Bayadére, nella nuova versione coreografica di Yuri Grigorovich da Marius Petipa, su musiche di Ludwig Minkus, in scena i giorni 7, 8 e 10 settembre 2018. A seguire, La bisbetica domata, tratta da The Taming of the Shrew di William Shakespeare, con la coreografia di Jean-Christophe Maillot sulle note di Dmitrij Šostakovič. Balletto di recente creazione (2014), si costruisce su una meravigliosa storia sui rapporti umani, raccontata attraverso il linguaggio della danza e del movimento, richiedendo ai danzatori una particolare capacità interpretativa. In scena i giorni 11, 12 e 13 settembre 2018.
Per ulteriori informazioni consultare il sito www.teatroallascala.org
Crediti fotografici: Brescia-Amisano