Con la Stagione 2021/2022 il Teatro alla Scala ritrova finalmente il suo pubblico dopo due anni di emergenza dovuta alla pandemia. Mesi in cui la Scala ha continuato a produrre adattandosi alla situazione, ma soprattutto a programmare per presentarsi alla ripartenza con nuove idee, nuove strutture, nuovi progetti.
La Stagione d’opera, che si apre con Macbeth di Verdi diretto da Riccardo Chailly, presenta tredici titoli. La Stagione di Balletto, la prima del nuovo direttore Manuel Legris, alza il sipario omaggiando Nureyev con la sua versione della Bayadère e presenta 7 appuntamenti che ai grandi classici accostano due creazioni in prima assoluta e tre novità per Milano.
Il direttore del ballo ha voluto tenere in grande considerazione l’identità del Balletto scaligero, facendo scelte che rispettano la tradizione e la storia della Compagnia ma che, nello stesso tempo, si aprono alle tendenze della scena internazionale. L’equilibrio passa attraverso titoli già conosciuti e rappresentati e la presentazione di nuovi lavori mai visti prima sul palco del Teatro Alla Scala.
Per la prossima Stagione molte sono le novità: in prima assoluta due creazioni per gli artisti della Compagnia, tre debutti di lavori già noti ma mai presentati al lirico scaligero e cinque titoli ripresi dal repertorio.
La Stagione si apre con il debutto de La bayadère di Rudolf Nureyev, mai rappresentata da altre compagnie al di fuori dell’Opéra di Parigi, per cui fu creata nel 1992. Ora per la prima volta verrà messa in scena alla Scala dagli artisti del Corpo di Ballo, con Svetlana Zakharova in due recite a gennaio, con un nuovissimo allestimento
A gennaio seguirà un trittico: in prima assoluta Solitude Sometimes, nuova creazione di Philippe Kratz; in debutto nazionale Anima Animus di David Dawson¸ creato nel 2018 per il San Francisco Ballet su musica di Ezio Bosso. Dawson è tra i principali autori contemporanei a lavorare con il linguaggio classico, trasformandolo con il suo stile in nuove modalità.
Bella Figura, capolavoro di Jiří Kylián creato nel 1995 e danzato per la prima volta alla Scala nel 2009, sarà ripreso nella nuova Stagione.
I debutti proseguiranno a giugno e luglio con una serata-evento interamente firmata da Wayne McGregor e tutta nel segno di Igor’ Stravinskij, con la prima nazionale di AfteRite, creato nel 2018 per l’ABT, e una creazione in prima assoluta, ispirata a Les noces, altra pietra miliare della storia della musica e del balletto.
Torneranno in scena anche titoli che fanno parte del repertorio scaligero quali Jewels di George Balanchine e Onegin, di John Cranko, esempio perfetto di moderno “dramma in danza” ispirato al romanzo in versi di Aleksandr Puškin¸ di cui sarà protagonista per alcune recite l’étoile Roberto Bolle.
Saranno riproposti anche Sylvia, nella versione coreografica di Manuel Legris, che ha inaugurato la Stagione 2019/20, e Giselle, protagonista delle tournée internazionali e delle recenti Stagioni, fino alla memorabile edizione del 2020 alla straordinaria presenza di Carla Fracci.
Infine, per quanto riguarda la Stagione in corso, in ottobre verrà presentata Madina, creazione musicale e coreografica con le coreografie di Mauro Bigonzetti e la prima mondiale della composizione di Fabio Vacchi; Roberto Bolle sarà protagonista in diverse recite.
«Grandi aspettative, speranze e progetti» afferma il direttore Legris: «con grande gioia presento questa programmazione, con il pensiero di un nuovo inizio e di un nuovo cammino che proseguirà assieme agli straordinari artisti del Balletto della Scala».
Si rinnova infine l’offerta per il pubblico più giovane: alle riduzioni di opere del grande repertorio si affiancheranno dalla prossima Stagione le commissioni di lavori esplicitamente destinati i ragazzi. Ai più piccoli saranno destinati i concerti della domenica pomeriggio ripensati in una nuova formula tra musica e spettacolo, mentre nuovi appuntamenti per i ragazzi più grandi sono previsti per il lunedì unitamente alle proposte Under30. Ritrovare con gioia il suo pubblico e accoglierne di nuovo sono gli obiettivi che il Teatro si pone per i prossimi mesi.
Nella Stagione 2021~2022 il Teatro alla Scala riprende anche il programma di attività di approfondimento che l’emergenza sanitaria aveva imposto di sospendere o limitare allo streaming, che resterà in ogni caso come supporto di tutte le iniziative anche dopo il ritorno agli appuntamenti in presenza.
Per maggiori informazioni si rimanda al sito www.teatroallascala.org
Crediti fotografici: Brescia e Amisano