Julie Kent: dai vertici dell’ABT alla direzione del Washington Ballet. La doppia carriera di una Prima Ballerina

di Giada Feraudo
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Julie Kent, nome d’arte di Julie Cox, nasce nel 1969 a Bethesda, nel Maryland, da padre americano e madre neozelandese.

Inizia lo studio della danza sotto la guida di Hortensia Fonseca presso l’Academy of Maryland Youth Ballet. La sua formazione prosegue presso la Summer School dell’American Ballet II e, in seguito, presso l’American Ballet School.

Nel 1985, nel corso di un’audizione per la prestigiosa compagnia newyorkese, Julie Kent, allora sedicenne, viene notata da Mikhail Baryshnikov, all’epoca direttore artistico dell’ABT, che, con lungimiranza, scorge nella talentuosa adolescente una futura étoile, aprendole così le porte della compagnia.  Sarà lo stesso Barysnikov a suggerirle, più tardi, di adottare un nome d’arte.

Dopo un periodo di apprendistato nel corpo di ballo Julie Kent diventa membro entra a far parte dell’organico della formazione nel 1986. Nel 1990 è promossa solista e nel 1993 Principal Dancer, ruolo che mantiene fino al 2015, anno del suo addio alle scene, che arriva all’età di quarantacinque anni, dopo ventinove di carriera vissuti al vertice dell’American Ballet Theatre. Un addio che il pubblico del Metropolitan Opera House di New York saluta con ventitré minuti di applausi ininterrotti al termine di un toccante Romeo e Giulietta di Prokofiev, il cavallo di battaglia della Kent.

Il vastissimo repertorio di questa grande artista comprende tutti i principali ruoli dei balletti classici.

Parallelamente agli incarichi nei teatri Julie Kent partecipa ad alcune produzioni cinematografiche fra cui il film di Herbert Ross dal titolo Dancers (1987), a fianco di Mikhail Barysnikov, e Il ritmo del successo (2000), con le coreografie originali di Susan Stroman, in cui, insieme all’amico e partner di scena Ethan Stiefel, interpreta il ruolo della prima ballerina Kathleen Donahue.

Nel corso della sua carriera Julie Kent è insignita di prestigiosi riconoscimenti, fra cui il primo posto nelle finali regionali della  National Society of Arts and Letters al Kennedy Center (1985),una borsa di studio assegnata dal Prix de Lausanne (1986), il Premio Erik Brunn a Toronto (1999). Nel 2009 è la volta del Benois de la Danse, unica danzatrice americana ad aver ricevuto questo premio, nel 2012 il Dottorato Onorario dall’Università delle Arti del North Carolina e, sempre nello stesso anno, il Dance Magazine Lifetime Achievement Award.

Nel 2016, ad appena un anno dall’addio alle scene, è nominata direttrice artistica del Washington Ballet. Insieme al marito, Victor Barbee, direttore artistico associato della compagnia, Julie Kent sta mettendo a punto un programma per ingrandire la formazione e arricchirne il repertorio, portando così il Washington Ballet ad un livello tecnico e artistico che lo porti a figurare fra le più importanti compagnie del Paese.

A lei l’augurio di una seconda, altrettanto lunga e brillante, carriera.

Crediti fotografici: Hector Matias Montini, Gene Schiavone

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