Sarà in scena al Teatro Regio di Torino, a partire dal 17 dicembre, e con repliche fino al 22, il balletto La Bella Addormentata dello Staatsballett di Berlino, con le coreografie di Nacho Duato.
Per la prima volta sulle scene italiane, la coreografia creata dal famoso ballerino e coreografo spagnolo, unico straniero a dirigere il teatro Mikhailovsky di San Pietroburgo, fu rappresentata per la prima volta in tale teatro nel 2011, seguita poco dopo dalla première berlinese presso la Deutsche Oper, dove fu subito un vero successo di critica e di pubblico.
Nel ruolo della principessa Aurora sarà, nel primo cast, l’ucraina Iana Salenko, prima ballerina dello Staatsballett dal 2007, affiancata da Marian Walter nel ruolo del Principe Désiré. Interessante e particolare è anche l’interpretazione che Nacho Duato ha voluto dare della figura della strega Carabosse, qui interpretata da un uomo che, con la sua corpulenza, fa da contrappunto all’esile Aurora e che entra in scena in modo assolutamente spettacolare con un enorme mantello nero svolazzante che si contrappone a quello bianco dispiegato alla fine del terzo atto, nella scena del matrimonio.
Nacho Duato ha creato una versione completamente nuova e personale del celebre balletto, svecchiandolo da tutti i manierismi che spesso caratterizzano le riprese facenti fede all’allestimento originale, inserendo, soprattutto nelle variazioni dei solisti, elementi più moderni e dinamici, che rispecchiano il suo stile, con linee decisamente trasformate senza tuttavia rinunciare al romanticismo e allo stile originario dell’opera. In questo rinnovamento rientra anche il taglio di quasi tutte le danze di carattere.
Costumi e scenografia, tanto dinamici da sembrare creati per il cinema, sono gli elementi che più attirano l’attenzione dello spettatore appena si alza il sipario, ricchissimi nei colori, sontuosi e innovativi nell’inventiva. I costumi sono disegnati dalla pluripremiata stilista Angelica Atlagić, originaria della Macedonia, mentre le scene sono state ideate e realizzate dall’architetto iracheno Jaafar Chalabi, che si è ispirato molto allo stile rococò.
Uno spettacolo da non perdere, da vedere e da gustare, un vero piacere per gli occhi e per i sensi in generale.
Crediti fotografici: Javier del Real, Yan Revazov