La danza nel cinema. Mary Poppins: dal libro al film (al musical) con lo stesso successo

di Fabiola Di Blasi
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“Mary Poppins” è un film musicale uscito nelle sale statunitensi nel 1964 e arrivato in Italia un anno dopo. E’ ispirato al libro di Pamela Lyndon Travers del 1934, il primo di otto testi dedicati alla magica tata e il preferito delle figlie di Walt Disney che chiesero al padre di trasformare questo soggetto in film. Le storie di Mary Poppins erano molto popolari; si dice che persino Winston Churchill si distraesse dai disastri della II guerra mondiale leggendole. A causa della riluttanza della Travers che temeva che il film stravolgesse il suo racconto, per ottenere i diritti ci vollero quasi vent’anni ma ne valse la pena, considerato l’enorme successo ottenuto in seguito. Il ruolo del titolo fu affidato a Julie Andrews, attrice, cantante, ballerina, regista e scrittrice inglese che contemporaneamente alle riprese del film recitva a Broadway e che accettò la parte di Mary Poppins solo dopo che Jack Warner diede a Audrey Hepburn il ruolo principale ne film “My Fair Lady”. Quando si incontrarono, la Andrews era in dolce attesa e Disney le garantì che avrebbero ritardato le riprese pur di averla. Inoltre, scritturò il marito Tony Walton, che si occupava di scenografie e costumi, come responsabile di questi reparti per il film.
Per il ruolo di Bert, lo spazzacamino amico di Mary Poppins, oltre a Dick Van Dyke, che ottenne facilmente la parte e che nel film veste anche i panni dell’anziano banchiere Mr. Dawes Senior, furono presi in considerazione Fred Astaire e Cary Grant. Per la parte di Bert era richiesto l’accento cockney, così Dick Van Dyke fu affiancato da un famoso vocal coach che però era irlandese e non inglese! Il risultato fu comico, non piacque e non piace agli inglesi e lo stesso Van Dyke, molti anni dopo, ha definito il suo “il più atroce accento londinese nella storia del cinema.”
In apertura, il film ci mostra la protagonista, intenta a sistemarsi il trucco e poi Bert, simpatico tuttofare, colui che ci accompagna in Viale dei Ciliegi (Cherry Tree Lane) 17, a casa dei Banks sul cui tetto stanno il bizzarro Ammiraglio Boom e il suo fedele Mr. Binnacle. I due, talmente puntuali da essere seguiti anche da Greenwich, scandiscono il tempo a colpi di cannone. In casa, l’ennesima bambinaia dei vivaci Jane e Michael Banks, sta per lasciare il posto di lavoro. L’ingresso di Mrs Banks, ci dà una collocazione temporale precisa: la signora è una suffragetta di ritorno a casa da una manifestazione. Nel film, la sua condizione riflette quella delle donne del tempo (almeno fino al 1918 con l’estensione del diritto di voto alle donne coniugate, sopra i 30 anni) ma a molti non è piaciuta la leggerezza con cui è trattato questo tema.
Mr Banks che, come suggerisce il nome, è un banchiere dei più rigidi, rientra a casa dopo il lavoro e scopre che la tata è andata via e i bambini sono scappati di nuovo. Li riporta a casa un poliziotto. Banks decide allora di prendere in mano la situazione scrivendo l’annuncio per trovare la tata giusta, ignorando le richieste dei bambini e gettando i loro appunti nel camino. Ma sarà proprio quello il messaggio a cui risponderà la magica Mary Poppins…
La nuova governante sconvolge la routine della famiglia, svela un mondo incantato in cui disciplina e divertimento possono coesistere e insegna a tutti l’importanza di essere comprensivi e di amare. Molti i momenti memorabili: dalla borsa di Mary Poppins, al the sul soffitto con lo zio Albert, alle canzoni ormai universalmente conosciute, agli effetti speciali all’avanguardia ma, soprattutto…alle travolgenti sequenza ballate! Principalmente due: quella del “salto nel quadro” (Jolly Holiday – Penguin dance – Supercalifragilisticexpialidocious), ovvero diciassette minuti che vedono insieme attori e cartoni animati e quella degli spazzacamini (Step in time) un vero e proprio tour de force spettacolare di circa otto minuti ambientato sui tetti della Londra edoardiana. All’inizio della produzione, qualcuno chiese di tagliare questa scena e di portarla a due minuti ma Walt Disney non fu d’accordo. I  coreografi  Mark BreauxDee Dee Wood, furono entusiasti quando, alla prima hollywoodiana del film al Grauman’s Chinese Theatre, il pubblico si alzò in piedi applaudendo.
Terminato il suo compito a casa Banks, Mary Poppins vola via con il suo ombrello.

Il film riscosse successo di pubblico e di critica e ottenne tredici candidature all’Oscar vincendo per miglior montaggio, colonna sonora, canzone (Chim-Chim-Cheree), effetti speciali, e miglior attrice (Julie Andrews). Divenuto presto un grande classico per un’audience di tutte le età, Mary Poppins è tra i film che alimentano la crescita del merchandising con ben quarantasei industrie autorizzate dalla Disney a produrre gadget.
Curiosità: La canzone “Supercalifragilisticexpialidocious” proviene da un ricordo d’infanzia dei compositori Richard e Robert Sherman riguardante il campo estivo dove avevano fatto una gara per trovare una parola più lunga del dizionario creando ogni sorta di invenzioni. Se ne ricordarono al momento di inserire nel film qualcosa di non tangibile che i piccoli Banks potessero portare con sé dopo l’avventura nel quadro.

La colonna sonora di Mary Poppins è stata ripubblicata il 16 novembre 2004, in un’edizione speciale di 2 CD per celebrare il 40º anniversario, per cui fu anche pubblicato il film in DVD.

Il Musical, prodotto dalla Disney e da Cameron Mackintosh, è arrivato parecchio tempo dopo il successo del film e ha debuttato nel 2004 al Prince Edward Theatre di Londra. Trionfo immediato! La versione in italiano debutterà proprio quest’anno al Teatro Nazionale Che Banca! di Milano. La produzione italiana è di Wec (World Entertainment Company).

Nel 2013 la Disney ha creato un film che spiega la nascita della pellicola “Mary Poppins”, ovvero “Saving Mr. Banks” con Tom Hanks ed Emma Thompson, diretto da John Lee Hancock, in cui sono raccontati i giorni del 1961 in cui il potente produttore americano e la diffidente creatrice di “Mary Poppins”, ex attrice, ex mima, ex ballerina, poetessa, giornalista saltuaria, si incontrarono e scontrarono negli Studios californiani di Disney.

Genere: musicale, fantastico
Anno: 1964
Regia: Robert Stevenson
Soggetto: dal romanzo per ragazzi “Mary Poppins” (1934) di Pamela Lyndon Travers 
Sceneggiatura: 
Bill Walsh, Don Da Gradi
Interpreti:
Julie Andrews (Mary Poppins), Dick Van Dyke (Bert/Mr. Dawes padre), David Tomlinson (George W. Banks), Glynis Johns (Winifred Banks), Karen Dotrice (Jane Banks), Matthew Garber (Michael Banks), Hermione Baddeley (Ellen), Reta Shaw (Mrs Brill), Ed Wynn (zio Albert)Arthur Treacher (Agente Jones), Reginald Owen (Ammiraglio Boom), Don Barclay (Mr. Binnacle), Elsa Lanchester (Tata Ketty), Arthur Malet (Mr. Dawes figlio), Jane Darwell (vecchietta dei piccioni).
Fotografia: Edward Colman
Montaggio: Cotton Warburton
Effetti speciali: Peter Ellenshaw, Eustace Lycett, Robert A. Mattey
Musiche: Richard M. ShermanRobert B. Sherman, Irwin Kostal
Coreografie: Mark Breaux, Dee Dee Wood
Scenografia: Carroll ClarkWilliam Tuntke, Tony Walton
Costumi: Tony Walton, Bill Thomas
Produzione: Walt Disney Bill Walsh
Paese: USA 
Lingua originale: inglese
Colore: colore
Durata: 140 min 
Link al trailer: https://www.youtube.com/watch?v=HZsHM-tei2A

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