Sembrava ancora lontana la ripartenza della danza, uno dei settori più colpiti dall’emergenza sanitaria che ha cambiato le nostre vite, ma l’idea di Daniele Cipriani si è rivelata (ancora una volta) vincente.
Mettendo insieme alcuni tra i più grandi nomi del balletto e due musicisti d’eccezione come la pianista Beatrice Rana e il violoncellista Mario Brunello, coinvolti per la prima volta in uno spettacolo di danza, Cipriani ha riempito le sale a cielo aperto del Festival Internazionale di Nervi, che ha inaugurato, e del Ravenna Festival. Distanziamento obbligatorio tra gli spettatori ma non tra i ballerini perché i protagonisti di DUETS AND SOLOS, il Gala che è andato in scena il 17 e il 18 luglio, sono coppie nella vita o interpretano assoli: Iana Salenko e Marian Walter, Silvia Azzoni e Alexandre Ryabko, Hugo Marchand, Matteo Miccini, Sergio Bernal sono tornati a esibirsi dopo lo stop forzato e sono stati accolti da calorosi applausi in entrambe le recite.
Repertorio classico, coreografie contemporanee e brani unicamente musicali hanno caratterizzato il ricco programma curato da Cipriani con la consulenza musicale di Gastón Fournier-Facio.
La serata si è aperta con le note di Camille Saint-Saëns e il celebre assolo La morte del Cigno interpretato da una divina Iana Salenko che fluttuando sul palco con il mare sullo sfondo che caratterizza l’esclusiva location genovese, ha lasciato tutti senza fiato. Note che sono tornate in chiusura prima del defilé finale per la versione maschile Il Cigno, coreografia di Ricardo Cue, presente in sala, danzata dal carismatico primo ballerino Sergio Bernal che abbiamo visto anche in Zapateado e in Folia de Caballeros, coreografie che interpreta e firma dando prova di grande versatilità e talento. Incanta il pubblico Hugo Marchand, Étoile de l’Opera di Parigi con la sua prestanza fisica e la sua impeccabile interpretazione di Suite of Dances di Jerome Robbins su musiche di Bach, lavoro creato originariamente per Mikhail Baryshnikov. E ancora il giovane Matteo Miccini del Balletto di Stoccarda danza SSSS sulle note di Chopin e Folia de Caballeros, duetto che non prevede contatto fisico, con grande energia, espressività e precisione tecnica (abbiamo ammirato particolarmente i suoi bellissimi salti).
I pas de deux sono affidati alle coppie, Iana Salenko e Marian Walter che sulle note di Meditation di Thaïs danzano una coreografia di Roland Petit donando al pubblico momenti di autentica poesia e Silvia Azzoni e Alexandre Ryabko le cui interpretazioni particolarmente intense di Nocturnes di John Neumeier e Sonata di Uwe Scholz hanno emozionato e commosso. I due principal dell’Hamburg Ballet hanno danzato come un corpo unico ed ogni sguardo e movimento rivelavano un legame e un affiatamento totali. Travolgente.
DUETS AND SOLOS segna anche il ritorno della grande danza ai Parchi di Nervi, luogo a cui i genovesi sono affezionati e che ricorda a tutti lo storico Festival internazionale fondato da Mario Porcile negli anni ’50.
La prima del Gala è stata dedicata a Zizi Jeanmaire, scomparsa lo stesso giorno.
Entrambe le recite sono state treasmesse in streaming gratuito dai canali dei due Festival raggiungendo un pubblico ancora piu vasto che ha commentato positivamente la serata sui social network.
DUETS AND SOLOS interpreti:
Silvia Azzoni (Hamburg Ballet)
Sergio Bernal (già Balletto Nazionale di Spagna)
Hugo Marchand (Opéra de Paris)
Matteo Miccini (Stuttgart Ballet)
Alexandre Ryabko (Hamburg Ballet)
Iana Salenko (Opera di Berlino)
Marian Walter (Opera di Berlino)
Musiche:
Arcangelo Corelli, J.S. Bach, Frédéric Chopin, Camille Saint-Saëns, Jules Massenet, Sergei Rachmaninoff, Maurice Ravel, Rodion Shchedrin
Coreografie:
Michel Fokine, Jerome Robbins, Roland Petit, John Neumeier, Ricardo Cue, Uwe Scholz, Joaquín De Luz, Edward Clug, Sergio Bernal
Photo Marcello Orselli
1 commenti
Leggendo questo bell’articolo mi trovo proiettato nella grande danza ai Parchi di Nervi, la rassegna ideata dal Maestro Mario Porcile, che ha segnato un’epoca dando lustro alla citta’ di Genova. Fabiola con poche righe fa rivivere una “STORIA” che sembrava, ormai, sepolta dal tempo. Il numeroso pubblico evidenzia che in Italia e a Genova in particolare c’e’ “fame” di danza, di artisti bravi, di etoile internazionali. Pur in tempo di Covid -19 la felice intuizione di Daniele Cipriani erge la DANZA alla grandezza che merita!
Bravi!