Il Teatro alla Scala di Milano è pronto ad accogliere il suo pubblico anche durante i mesi estivi con due interessanti proposte, irrinunciabili partiture del repertorio scaligero.
Il 28 giugno sarà in scena Sogno di una notte di mezza estate di George Balanchine; dopo otto anni di assenza, torna il capolavoro del maestro coreografo, forte di quindici anni di successi italiani e internazionali e con in programma di superare le 100 rappresentazioni tra tutte le recite.
Balanchine conferma con in Sogno la sua assoluta genialità; infatti quello che nasce dal suo estro creativo è un balletto duplice che vede un primo atto narrativo, dove prende forma l’opera di Shakespeare, e un secondo, costruito su un lungo divertissement attraverso cui Balanchine può esaltare la tecnica, la musicalità, dando vita a un disegno coreografico di perfetta geometria.
Il Corpo di Ballo della Scala ha scelto il Sogno di una notte di mezza estate per molte delle sue tournée internazionali, facendo fare al balletto balanchiniano letteralmente il giro del mondo, tornato in auge completamente rinato, a partire dalla prima di New York del 1962.
Presentato in debutto europeo nel 2003, con nuove scene e nuovi costumi realizzati appositamente da Luisa Spinatelli, dopo aver fatto la sua prima apparizione in Messico, Brasile, Cina, Germania, Turchia, Cipro, Grecia, Russia, Danimarca, il Sogno ritorna alla Scala con gli elfi, le fate, Titania e Oberon, gli amanti, Puck, Bottom…e la magia di una notte fatata uscita dalla fantasia di Shakespeare.
Sulle note di Felix Mendelssohn-Bartholdy, sarà in scena i giorni 28 giugno, 4, 7, 12, 17 e 22 (ScalAperta) luglio 2017.
Secondo titolo per un luglio all’insegna della grande danza classica, ecco in cartellone Il lago dei cigni nella versione apprezzata di Alexei Ratmansky, dopo il debutto durante la scorsa stagione. Ratmansky ha fin da subito chiarito la sua volontà di ritorno alle origini del balletto, impegnandosi in un certosino lavoro di ricerca e ricostruzione delle prime interpretazioni; in questo caso, il suo intuito creativo si è messo al servizio di Čajkovskij, Petipa e Ivanov.
Il sipario si apre e siamo tornati al 1895 al Teatro Mariinskij. Ratmansky si accosta con rispetto e sensibilità allo stile di Petipa, inserendo dettagli di grande suggestione e grazia, con un’attenzione particolare, quasi insolita per le nostre abitudini, alla pantomima, conferendo umanità ai personaggi della storia.
Emerge con chiarezza il senso di una differente tecnica classica, completamente priva delle altezze e delle linee che la danza di oggi raggiunge; Ratmansky pone l’accento sulla complessità psicologica e sull’azione scenica, raccontando una storia d’amore quasi terreno e non surreale.
In scena i giorni 8, 11, 13, 15, 18, 19, 20, 21 (ScalAperta) luglio 2017.
Felix Mendelssohn-Bartholdy
Sogno di una notte di mezza estate
Coreografia George Balanchine © The George Balanchine Trust, ripresa da Patricia Neary
Direttore David Coleman
Scene e costumi Luisa Spinatelli
Corpo di Ballo del Teatro alla Scala
Con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala
Soliste del Corso di Perfezionamento per Cantanti Lirici dell’Accademia Teatro alla Scala
Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala
Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala
Produzione Teatro alla Scala
Prezzi da € 11 a € 127
Recita ScalAperta da € 5,5 a € 63,5
Pëtr Il’ič Čajkovskij
Il lago dei cigni
Coreografia Marius Petipa e Lev Ivanov
Messa in scena e integrazioni coreografiche Alexei Ratmansky
Direttore Michail Jurowski
Scene e costumi Jérôme Kaplan
Luci Martin Gebhardt
Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
Con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala
Coproduzione tra Opernhaus Zürich e Teatro alla Scala
Prezzi da € 11 a € 150
Recita ScalAperta da € 5,5 a € 75
Crediti fotografici: Brescia-Amisano, Tamoni