La nuova stagione 2022/2023 del Ballo al Teatro alla Scala

Presentata ieri la nuova stagione di balletto del Teatro alla Scala

di Nives Canetti
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Ieri 6 giugno, insieme a tutta la stagione operistica e di concerti, è stato presentata la stagione 2022/2023 dei balletti alla Scala. Il delizioso accento francese del direttore Manuel Legris ha sottolineato l’esposizione di una stagione molto interessante e ricca sia per numerosità dei titoli che per qualità delle scelte.

Tredici titoli per sette serate di danza sono programma di tutto rispetto che il Corpo di Ballo del Teatro si meritava da tanto tempo.

Il programma si presenta ben strutturato e va a ricoprire in modo bilanciato sia il repertorio classico che novità di diversi coreografi contemporanei molto consolidati ma anche emergenti.

Nureyev, MacMillan, Forsythe, Neumeier, Dawson, Kratz, Kylian, Duato e lo stesso Legris.

La lista dei coreografi coinvolti ben dimostra la varietà di stili e la sostanza di una programmazione di grande valore per il pubblico, ma forse soprattutto, per il Corpo di Ballo che si troverà davanti a nuovi balletti e nuove sfide che certamente lo faranno crescere non solo tecnicamente ma soprattutto culturalmente.

E ora i titoli: nell’ambito del classico ci sono dei ritorni di balletti già in repertorio, alcuni di essi da molto tempo non eseguiti alla Scala come lo Schiaccianoci e il Lago dei Cigni di Nureyev, ritorni auspicati da molto tempo dai cultori dei lavori di Nureyev e che sono in ogni caso capisaldi di un repertorio senza tempo. Ed ecco il Romeo e Giulietta di MacMillan, saltato nel 2020 causa Covid, che sarà occasione come ha sottolineato Legris di mostrare nuove giovani coppie scaligere emergenti. Quarto titolo di repertorio, Le Corsaire coreografato per Vienna da Manuel Legris che mette da parte la versione della signora Holmes prodotta nel 2018, e che riporta in scena la grande tradizione ottocentesca.

Interessantissime le scelte di titoli moderni a partire dalla Serata Forsythe, coreografo che la compagnia ha avuto modo di approcciare tanti anni fa ma che manca da troppo sul palco scaligero. William Forsythe torna con il progetto The Barre Project sulle musiche di James Blake con due pezzi: Blake Works I creato per l’Opera de Paris e Blake Works V creato ad hoc per il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala. Poche cose arricchiscono l’esperienza di un ballerino come quella di partecipare ad una creazione e farlo con Forsythe sarà certamente fantastico.

L’altro gigante è John Neumeier che creerà una serata “Aspects of Nijinsky” centrata sulla personalità artistica e umana del grandissimo ballerino russo di origine polacca. Per la prima volta andrà in scena alla Scala la sua originale lettura di Le Pavillon d’ArmideL’Après-midi d’un faune e, in una nuova versione per la Scala Petruška, tre capolavori simbolo del fermento creativo dei Ballets Russes di cui Nijinsky fu protagonista all’avanguardia.

La serata a tre rimandata dal 2021 è diventata serata a quattro. Ad Anima Animus di David Dawson creato per il San Francisco Ballet nel 2018 e ballato ai tempi tra gli altri da uno splendido Carlo di Lanno, tra le nostre più luminose stelle all’estero, a Solitude Sometimes creazione in prima assoluta di Philippe Kratz approdato dopo il felicissimo esordio nel Gala Contemporaneo del 2021, e ad un capolavoro senza tempo come Bella Figura del 1995 di Jiri Kylian, si aggiunge Remanso di Nacho Duato passo a tre maschile creato nel 1997 per l’American Ballet Theatre che darà lustro a Roberto Bolle.

Ultima ma non certo per importanza, la seconda edizione del Gala Fracci il 7 giugno 2023, fortemente voluto da Direzione e Sovrintendenza e splendida occasione per il Corpo di Ballo di celebrare la grandezza di Carla Fracci e ricordare il suo immenso repertorio.

Chissà se verranno chiamate anche Étoiles internazionali per partecipare a questa serata unica. Per ora non si sa. L’unico ospite della stagione annunciato è Jacopo Tissi che ballerà alcune serate dei titoli classici (3 Schiaccianoci, 3 Lago dei Cigni e 3 Romeo e Giulietta), mentre Roberto Bolle ballerà Remanso e in Aspects of Nijinsky.

In totale il Ballo metterà in scena 60 recite, ancora un po’ meno rispetto ad altri teatri della portata della Scala, ma la qualità del programma è molto alta e fa ben sperare in spazi più ampi da dare alla danza per il futuro. E più si balla, meglio si balla.

Non resta che aspettare Natale per la prima di Schiaccianoci e intanto goderci l’estate e l’autunno 2022 del Ballo scaligero con le creazioni di Wayne MacGregor a giugno, Giselle a luglio, e Onegin a settembre.

Qui nel link il calendario con le date della stagione 2022/2023

https://www.teatroallascala.org/it/stagione/2022-2023/balletto/index.html

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