La richiesta di aiuto dei danzatori del Teatro San Carlo di Napoli

"Quasi tutti siamo ancora oggi dei precari. Per favore, ascoltateci"

di DANCE HALL NEWS
1,5K views

Siamo ancora qui, per l’ennesima volta, a rivolgere una richiesta di aiuto, in difesa della nostra arte, del nostro lavoro, del nostro teatro.Siamo danzatrici, siamo danzatori, apparteniamo al corpo di ballo di questo teatro meraviglioso, il Teatro San Carlo di Napoli, nel quale lavoriamo da decenni.Siamo entrati in questo teatro in punta di piedi, con tanto rispetto, ammirazione, speranza e professionalità. Eppure siamo quasi tutti, ancora oggi, dei precari.Il corpo di ballo è, tutt’ora, formato per 2/3 da danzatrici e danzatori precari. Oggi esistiamo e domani non siamo più nessuno, nonostante portiamo avanti la programmazione di balletto del teatro, nonostante ce la mettiamo tutta per onorare il nostro mestiere.In seguito alla pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sull’abuso del contratto a tempo determinato nelle Fondazioni lirico-sinfoniche, l’Italia è stata richiamata affinché il precariato in questo ambiente di lavoro fosse, una volta per tutte, risanato. Affinché venisse riconosciuta dignità ai quei lavoratori, come noi, che svolgono la propria professione artistica nelle Fondazioni.All’interno di questo scenario, le Fondazioni hanno dovuto proporre al Ministero della Cultura e al Ministero dell’Economia e delle Finanze delle nuove dotazioni organiche a tempo indeterminato che potessero stabilizzare i precari storici.Ed è qui che è nato il problema più grande che ci colpisce e per il quale siamo a lanciare un ultimo appello disperato di aiuto.Il Teatro San Carlo di Napoli ha proposto una dotazione organica di 40 danzatori, ma, considerando che i posti di lavoro disponibili da assegnare in questo caso sarebbero circa 20/25, questa dotazione organica non risulta essere idonea a garantire un’occupazione stabile per tutti noi, precari da anni, ma indispensabili per la programmazione del teatro.E così, ci ritroviamo in uno stato di ancora più incertezza, in una situazione sul filo del rasoio, che, da un momento all’altro, ci trasformerà da precari in disoccupati.Una dotazione organica di 40 danzatori non sarà mai sufficiente a sanare il precariato storico!Ci rivolgiamo al Sovrintendente del Teatro, al Sindaco ovvero il Presidente della Fondazione ed al Presidente della regione Campania, affinché si possa trovare una soluzione con il  Ministero della Cultura, visto che ancora la dotazione organica di 40 non è stata approvata ufficialmente e che comunque può essere sempre modificata, per aumentare il numerico di danzatrici e danzatori, almeno a 50, e per poter dare un’opportunità di lavoro stabile in primis a tutti noi precari e poi, ovviamente, anche a nuovi colleghi esterni.Chiediamo ascolto al Ministero della Cultura, affinché le ultime sue dichiarazioni pubbliche a favore dei corpi di ballo possano concretizzarsi e non restare soltanto intenzioni non realizzate. Il Teatro San Carlo è un gioiello nazionale e internazionale ed occorre l’intervento del Ministero per garantire un’occupazione a tutti i danzatori che hanno investito una vita intera per questo teatro.Chiediamo un supporto speciale alle Organizzazioni sindacali, perché, nonostante il problema del precariato colpisca tutti i settori, quello maggiormente interessato è senza dubbio il corpo di ballo, che da anni è quasi completamente precario.E infine, ma non per ultimo, desideriamo pregare il nostro amato e caloroso pubblico di sostenerci. Noi siamo gli artisti che, in ogni spettacolo, condividono con voi la magia del teatro. Siateci vicini. Abbiamo bisogno, anche in questa occasione, della vostra solidarietà.Siamo lavoratrici e lavoratori che amano questo teatro e se oggi siamo qui è perché è l’ultima chance che ci è rimasta per rivendicare il nostro diritto al lavoro, un diritto sancito anche dalla nostra Costituzione.Ascoltateci, per favore!

Articoli Correlati

1 commenti

Donata Rosi Pirrone 22 Febbraio 2022 - 20:56

Originalissime coreografie! Grande scopritore di talenti da Stefania Rotolo in poi. Molto musicale, molto fantasioso, molto preparato

Reply

Lascia un Commento