La storica “Freed of London” mette in commercio la Ballet Brown e la Ballet Bronze, scarpette da punta per le danzatrici nere, mulatte e asiatiche

di Sabrina Ronchetti
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Il 22 Ottobre scorso, un tweet della Freed of London, (storica marca di scarpette da punta che produce i suoi articoli da più di 90 anni), ha annunciato una vera e propria rivoluzione per il mondo della danza classica. Nel messaggio veniva dichiarato infatti che l’azienda inglese, già fornitrice di scarpette per le più importanti stelle del firmamento della danza, sarebbe stata la prima, nella storia della danza, a mettere in commercio scarpette da punta e nastri in tinta marrone, realizzati appositamente per danzatrici nere, mulatte o asiatiche che erano costrette, fino ad ora, a scurire il raso rosa delle punte applicando fondotinta marrone, per renderle più simili al colore della loro pelle, un’operazione che richiedeva un lungo e meticoloso lavoro.

Le nuove scarpette si chiameranno Ballet Brown e Ballet Bronze, e sono nate grazie ad una collaborazione durata un anno con le danzatrici della compagnia Ballet Black, che annovera al suo interno solo danzatori di colore di discendenza nera o asiatica. Fondata nel 2001, la Compagnia Ballet Black è nata al fine di fornire dei modelli a cui i giovani allievi di colore potessero ispirarsi e per vedere finalmente un cambiamento nel numero dei ballerini neri e mulatti nelle compagnie di tutto il mondo.

In realtà, negli ultimi anni, abbiamo per fortuna iniziato a vedere un cambiamento di mentalità all’interno delle scuole professionali e delle compagnie di danza classica internazionali, le quali finalmente, hanno iniziato ad aprire le loro porte ad allievi e danzatori di colore, alcuni dei quali sono diventate delle vere e proprie icone come Misty Copeland o Precious Adams, solo per citare le più note.

Mancava però una sorta di consacrazione di questa nuova realtà da parte dell’industria di produzione di articoli per la danza e in questo Freed of London è stata sicuramente la più lungimirante, l’azienda che ,con sensibilità e sapienza, è riuscita a cogliere prima di tutti quella evoluzione che si sta facendo strada nel mondo della danza.

Per farvi capire la portata della decisione presa dalla Freed, pensate solo che la famosa emittente inglese BBC ha realizzato un intero servizio su questo evento intervistando alcune danzatrici della compagnia Ballet Black come Marie Astrid Pence che racconta: “Trovare una scarpetta del colore della tua pelle in un negozio di danza, è qualcosa di davvero speciale. Hai finalmente la sensazione di essere parte dell’industria della danza e hai la sensazione che niente è più impossibile”. Per Cira Robinson: “E’ emozionante sapere di poter avere una scarpetta che posso semplicemente infilare e usarla per iniziare subito a danzare: non credevo sarebbe mai potuto succedere”

Le parole di queste due danzatrici ci fanno aprire gli occhi sulle difficoltà che hanno incontrato nella loro vita di allieve prima e di professioniste poi. Ci fanno capire quanto questa non sia ovviamente una rivoluzione dal solo punto di vista puramente commerciale, ma  piuttosto la prova di un grande cambiamento sociologico e culturale di cui la danza, a mio parere aveva davvero bisogno!

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