È forse con un po’ di malinconia, ma certamente con molta serenità, che Myriam Ould-Braham saluta il palcoscenico dell’Opéra: étoile parigina tra le più classiche e delicate, Ould-Braham ha già raggiunto l’eta pensionabile che in Francia per i ballerini è di 42 anni.
Bionda, occhi chiari, esile ed eterea Ould-Braham ballerà stasera accanto a Paul Marque la sua ultima Giselle, suo ruolo di elezione insieme alla Bella Addormentata e alla Sylphide. Muiscale, poetica e sempre elegante mancherà la sua danza così sotille e personale sulle scene parigine.
Figlia di una coppia franco-algerina, nata ad Algeri, ha scoperto la danza in Algeria per caso grazie ad una lezione di sua sorella e, arrivata in Francia nel 1986, entra nella Scuola di danza dell’Opera all’età di 14 anni e poi in corpo di ballo: viene nominata étoile a 30 anni al termine di una recita della Fille mal gardée nel ruolo di Lise.
Ould-Braham ha avuto una carriera che lei stessa definisce meravigliosa.
Ho ballato tutti i grandi ruoli che volevo ballare. Ho potuto condividere tante emozioni con tantissimi partner, étoiles di tutto il mondo. Nonostante le difficoltà della nostra arte sono riuscita a trovare molta felicità.
A Myriam Ould-Braham non piace molto parlare di sé. Umiltà e gratitudine sono i sentimenti che prova quando ripercorre la sua carriera. È un’artista profonda e con le idee molto chiare:
“Sono estremamente felice. Felice di aver potuto compiere il mio percorso. Felice anche di aver potuto mantenere questo titolo di étoile, onorarlo era la mia missione principale, ho dato tutto e ora ho bisogno che finisca.
La mia carriera comunque non avrebbe potuto continuare più a lungo… Se vi mostrassi lo stato del mio piede, o se facessimo una risonanza magnetica all’anca, alla schiena… Anche mentalmente questa pausa è provvidenziale . Ho la mia vita familiare, ho bisogno di pensare a me stessa e scoprire cosa mi riserva la vita “
aggiunge l’étoile, madre di due figli di 4 e 9 anni avuti da Mickaël Lafon ballerino della compagnia: non vede l’ora di avere la libertà di poterli seguire più da vicino, cosa che il suo ruolo non le permetteva di fare appieno. E ora nel futuro vede l’insegnamento.
Insegno danza da quattro anni, a dilettanti e professionisti. Mi piace molto. Oggi è vero che insegnare e trasmettere mi rende più felice che ballare e anch’io devo dare tutto quello che mi è stato dato.”
Stasera per lei sarà una serata indimenticabile e piena di emozione, ma certamente sorridente e proiettata verso la vita futura. In bocca al lupo ad un’artista speciale.
Nella foto Myriam Ould-Braham in Mozartiana di G. Balanchine (foto di. M.Bragagnoli)