L’Eifman Ballet danza i capolavori della grande letteratura russa

di Giada Feraudo
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A partire dal prossimo 3 dicembre, e per dieci giorni, i personaggi della grande letteratura russa saranno protagonisti della scena sul palco del Teatro Regio di Torino. 

A farli rivivere sarà l’Eifman Ballet di San Pietroburgo, diretto da Boris Eifman, che per alcuni giorni offrirà al pubblico una particolare e interessante riscrittura ballettistica di questi due capolavori letterari.  

Fondata nel 1977 da Boris Eifman la compagnia è tuttora estremamente vitale e lo stile del suo coreografo e direttore, apprezzato fin dall’inizio dal pubblico e dalla critica soprattutto in ragione della sua opposizione alle rigide regole della danza accademica russa, è sopravvissuto alle epoche e alle tendenze, elaborando, negli anni, un linguaggio espressivo particolare e unico. 

Con Anna Karenina, creato nel 2005, Eifman traspone sulle scene l’immortale omonimo personaggio inventato da Tolstoj ma, pur conservando l’ambientazione originale, che situa la vicenda nel tardo ottocento, rimaneggia completamente l’intero sistema dei personaggi, mantenendo soltanto Anna (secondo il coreografo eroina camaleontica, il cui essere profondo e le cui emozioni si possono situare al di fuori del tempo, rendendola pertanto immortale), Karenin e Vronskij, mentre tutti gli altri sono aboliti. Il corpo di ballo, formato da ventiquattro danzatori, sottolinea con forza la storia di potere e di passione raccontata dal romanzo.

La possibilità di trasporre una storia scritta in un’altra epoca anche in tempi più recenti, pur conservando i tratti che ne caratterizzano i personaggi e le vicende, ha per Eifman un fascino particolare ed è su questo pensiero che si basa il suo lavoro coreografico: Onegin, romanzo in versi scritto da Aleksandr Puškin, è trasposto, nel balletto, in epoca contemporanea, e più precisamente durante i moti russi del 1991. Gli avvenimenti sono raccontati dai danzatori attraverso un linguaggio coreografico estremamente espressivo ma anche piuttosto difficile e sono supportati da immagini video dell’epoca. Anche la musica, che affianca pagine classiche di Cajkovskij al rock elegante di Sitkoveckij, rende più evidente il dialogo e lo scambio temporale che il coreografo ha voluto evidenziare in modo particolare facendone il nucleo della sua intenzione espressiva.

I due balletti saranno rappresentati a Torino per la prima volta (Anna Karenina sarà in scena dal 3 al 6 dicembre, Onegin dal 10 al 13) e, per l’occasione, l’orchestra del Teatro Regio sarà diretta da David Levi, che già in passato ha seguito la compagnia russa.

Il pubblico avrà, come sempre, la possibilità di assistere, mercoledì 2 dicembre alle ore 17.30, presso la sala del Piccolo Regio Puccini, alla conferenza gratuita di presentazione dei balletti a cura di Sergio Trombetta, dal titolo La danza visionaria dell’Eifman Ballet di San Pietroburgo

Le Pillole di Passione di Paola Giunti (visibili sul sito del Regio http://www.teatroregio.torino.it e sul canale YouTube del Teatro) offriranno al pubblico, come ormai è consuetudine, piccoli assaggi di backstage, arricchiti da piccole interviste ai protagonisti e da interessanti curiosità.

 

Per info:

Biglietti in vendita presso la Biglietteria del Teatro Regio, piazza Castello 215 

Tel. 011.8815.241/242

Infopiemonte-Torinocultura

Biglietteria del Teatro Stabile 

on line su http://www.teatroregio.torino.it 

telefonicamente con carta di credito al n. 011.8815.270. 

tel. 011.8815.557

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