L’histoire de Manon di MacMillan torna alla Scala con Roberto Bolle e Svetlana Zakharova

di Giada Feraudo
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Torna al Piermarini, dal 17 ottobre al 2 novembre p.v., il balletto di Kenneth MacMillan L’histoire de Manon. Nel ruolo del Chevalier de Grieux e di Manon Lescaut, nelle recite del 17, 19 e 24 ottobre, le étoiles Roberto Bolle e Svetlana Zakharova.

Creato nel 1974Manon, ribattezzato poi L’histoire de Manon in seguito a una quérelle con gli eredi del compositore Massenet, è forse l’espressione più completa dei canoni estetici e teatrali caratteristici di MacMillan, geniale innovatore del balletto contemporaneo. A buon titolo considerato uno dei capolavori del coreografo britannico, il balletto narra la travolgente e tragica storia d’amore dei due protagonisti e fonde la tradizione classica con una capacità di racconto innovativa fondata su un’accurata e profonda ricerca introspettiva dei personaggi.

«Affascinante e corrotta, amorale e calcolatrice, vittima del mondo e di se stessa, Manon» sottolinea MacMillan «ama la vita e non sa resistere al piacere che le offre.  È charmante, ma amorale. La sua innocenza si perde tra le tentazioni di una vita lussuosa. L’amore sincero per Des Grieux non le impedisce di portarlo alla degradazione e renderlo vile, ladro e assassino».

Il sapiente lavoro coreografico, unito all’espressività delle pagine di Jules Massenet, arrangiate e riorchestrate ad hoc grazie ai collaboratori di MacMillan, dà nuova linfa vitale all’intreccio creato dall’Abbé Prévost e diventato popolare grazie al melodramma di Puccini dal titolo Manon Lescaut, al quale tuttavia non si rifà minimamente, delineando il fascino e la tragedia della protagonista e plasmando splendidi ruoli maschili in un balletto appassionante e coinvolgente anche sul piano drammatico e psicologico.

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