Lia Courrier: “Cari Maestri, le ballerine devono essere magre.. ma la genetica non si cambia”

di Lia Courrier
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Il corpo della ballerina deve essere snello, magro, con gambe e braccia lunghe, testa piccola dal viso grazioso, occhi grandi. Il collo deve essere lungo e sottile, e i piedi ben arcuati. Le anche devono avere quella particolare mobilità che permette ai femori di ruotare verso l’esterno a 90 gradi. No fianchi, no seno, no glutei.

Il corpo della ballerina deve essere magro, magrissimo, non c’è limite a quanto si possa essere magre. Anche quando pensi di essere magra, puoi certamente perdere ancora qualche etto per diventare ancora più leggera e sottile, quasi trasparente.

Cari maestri: abbiamo capito. Sappiamo tutte queste cose.

Nelle sale in cui ci alleniamo ogni giorno, ci sono specchi enormi, che rimandano ogni giorno l’immagine dei nostri corpi, e noi abbiamo occhi per vedere, sappiamo quando quel corpo non corrisponde al modello, non c’è bisogno che ce lo ripetiate ogni volta, ad ogni occasione, andando a punzecchiare sempre le stesse corde ormai consunte e irritate.

Il nostro Sé giudicante è già sufficientemente severo, non abbiamo bisogno che ci si metta sopra il carico da novanta, ma se proprio lo dovete fare almeno cercate di usare tutto il tatto di cui disponete, perché non sapete quali battaglie si stanno combattendo nei cuori che avete di fronte, quali fragilità sono lì pronte a sgretolarsi.

Ci possono essere tanti motivi per cui non siamo come voi vorreste, e la quantità del cibo assunto ogni giorno è solo uno dei tanti, per cui continuare a parlarci solo di questo, senza guardare la genetica dei nostri corpi, il nostro stato psico fisico, la fase dello sviluppo in cui ci troviamo e le conseguenti questioni ormonali, non fa che metterci delle pressioni addosso che possono spingerci giorno dopo giorno a devastare la nostra relazione col cibo, con ciò che dovrebbe portare nutrimento al nostro organismo, e che invece comincia solo a far emergere vergogna, frustrazione e senso di colpa. Accade ogni giorno sotto ai vostri occhi, spesso senza che neanche ve ne accorgiate.

Quando dite: “sei brava, ma dovresti sistemare questo fisico” forse ci volete fare un complimento, spronarci a migliorare, ma sappiate che arriva come una coltellata diritta al cuore, perché in quella frase è contenuta l’idea che potremmo anche impegnarci quanto vogliamo, ma non sarà mai abbastanza perché non siamo abbastanza magre. Questa frase ci svaluta come persone e come ballerine e ci allontana ogni giorno un po’ di più dal piacere e dalla gioia di danzare.

Cari maestri, a volte si è baciati da Madre Natura, altre volte meno, e noi possiamo anche impegnarci a dimagrire, ma la genetica non si cambia. La salute, quella, invece, si può perdere.

Siate consapevoli di quello che ci dite, perché le vostre parole hanno un peso, forse non grande quanto il nostro, ma come noi abbiamo bisogno di essere leggere nel corpo, allo stesso modo anche le vostre parole hanno lo stesso tipo di esigenza.

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