Lia Courrier: “Maglia e mutanda sotto al body: una questione di spifferi”

di Lia Courrier
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Atteggiamenti degli allievi che scatenano la mia ’inner Agrippina’ n. 879

Abbiamo più o meno tutti ricominciato a insegnare, facendo i salti mortali per rassicurare i genitori, organizzare classi con meno persone senza ricadute eccessive sui costi, riprogrammato il lavoro affinché possa essere svolto nel rispetto dei protocolli di sicurezza.

Nonostante l’eccezionalità del momento, però, credo che anche quest’anno abbiano fatto la loro inesorabile comparsa, specie nei gruppi delle piccole, le temutissime M&M: no, non sto parlando di praline al cioccolato ma di Maglia e Mutanda sotto al body (termine al quale oggi si preferisce l’inglese “leotard”), che inevitabilmente fanno capolino, in tutta la loro pucciosità fuffosa, dalla sgambatura e dallo scollo.

Intendiamoci, le mutande con gli orsetti sono strepitose, così come la maglia di lana maniche lunghe con profilo di raso e fiocchetto sullo scollo, ma NON sotto alla tenuta di danza, accostamento che trovo – per dirlo come la mia amica anglofona, alla quale riconosco il copyright di questo vocabolo- “anguardabol”, almeno quanto gli obbrobri che vedo fare con gli elastici delle scarpette da mezza punta o con lo chignon, di cui magari parlerò un’altra volta.

Se lo scopo è evitare che si raffreddino, bisogna essere consapevoli che muoversi in un ambiente riscaldato, con una maglia di lana indosso, fa sudare tantissimo, quindi si rischia di ottenere l’effetto opposto. Vedo spesso le bambine col body “imbottito”, uscire dalla lezione di danza con i pomelli delle guance infuocati e i capelli appiccicati alla fronte, e andare all’aperto in quello stato di vulnerabilità al freddo.

Non oso immaginare quest’anno, data la paura di buscarsi il raffreddore, nella situazione in cui ci troviamo…probabilmente per precauzione le mamme metteranno la tutina di danza direttamente sopra al cappotto, lasciando in sala le bambine come dei salamotti paraspifferi, che la maestra potrà utilizzare all’occorrenza, nella sede apposita, per evitare colpi d’aria a quelle che invece si sono presentate a lezione con una tenuta idonea.

Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale

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