L’importanza di realtà come la NID Platform

Un prezioso momento di incontro, riflessione, bilancio e performance di grandi artisti e nuove proposte

di Fabiola Di Blasi
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La NID Platform (New Italian Dance Platform), nota manifestazione dedicata alla danza contemporanea in Italia con il sostegno di MIBAC – Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo, ha recentemente concluso la sua 8ª edizione a Vicenza con un titolo emblematico “Get Back to Dance”. Un invito al ritorno alla danza, alla centralità del corpo e del movimento, alla valorizzazione dell’espressione coreutica. Questo grande evento rappresenta non solo un’opportunità per gli artisti di proporre le proprie creazioni, selezionate attraverso una call pubblica che esce ogni anno, ma anche un momento di riflessione sulla resilienza e sulle capacità del mondo della danza, di incontro tra performer, operatori e studiosi del settore e di prezioso networking.

Quattro giorni di danza, ospitata dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con Arteven – Circuito Multidisciplinare Regionale, hanno dimostrato che il mondo della danza contemporanea italiana è vivo, vibrante, fabbrica di idee in grado, meglio di altri linguaggi, di esplorare temi di attualità, affrontare storie di resilienza e rinascita, suggerire riflessioni, lasciare segni e suggestioni, rompere le barriere tra performer e spettatore.

L’arte contemporanea è da sempre necessaria, ci permette di conoscere il tempo in cui viviamo, contribuisce a creare identità culturale, affronta nuove sfide, ingloba e racconta il cambiamento, sperimenta e spesso dialoga con le nuove tecnologie, invita il pubblico a interagire e a partecipare al processo di creativo, favorisce collaborazioni con altre discipline artistiche, cosa che chi produce e organizza spettacolo ed eventi culturali non dovrebbe sottovalutare. C’è bisogno di promuovere maggiormente la danza contemporanea italiana, di dargli spazio, di fruirne, di leggerne e di parlarne, di portarla ai giovani, alle scuole, di normalizzare la sua esistenza e abbandonare l’idea che sia per pochi.

Il successo di un’iniziativa come la NID rivela la necessità e l’importanza di momenti di confronto tra artisti e operatori del settore che rafforzano la rete di supporto della comunità della danza.

“Get Back to Dance” suona anche come un invito a rinnovare i legami e a guardare al futuro con ottimismo. Visto il successo, ci si aspetta che la NID torni nel 2025 per continuare a incoraggiare e sostenere la danza contemporanea italiana nel panorama artistico internazionale. Un valido e preziosissimo contributo.

Info www.nidplatform.it

In copertina Zugzwang produzione Sosta Palmizi. Photo: Andrea Macchia

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