“Little Shop of Horrors”, Taron Egerton e Scarlett Johansson potrebbero essere i protagonisti del remake cinematografico

di Alessandra Colpo
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È ormai dal 2016 che si parla del remake cinematografico di “Little Shop of Horrors” della Warner Bros. e nei giorni scorsi sono stati rivelati due entusiasmanti aggiornamenti sul film non ancora del tutto confermati.

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Full Circle Cinema ha infatti riferito che Taron Egerton, star di “Kingsman” e “Rocketman”, sarebbe in trattativa per apparire nel film, potenzialmente nel ruolo principale di Seymour Krelborn (precedentemente interpretato da Rick Moranis nell’adattamento del musical del 1986).

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I talenti di Egerton come cantante sono stati pienamente apprezzati nel film biografico di Elton John dell’anno scorso, per il quale si è aggiudicato il Golden Globe come Miglior attore in un film commedia o musicale. Egerton ha anche usato i suoi stili vocali nel film d’animazione Sing” e riprenderà il suo ruolo di doppiatore del gorilla Johnny nel prossimo sequel.

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Il secondo scoop arriva invece direttamente dall’account Twitter del critico cinematografico di Collider Jeff Sneider, in cui rivela che alla star di “Black Widow” e “Jojo Rabbit” Scarlett Johansson è stata offerta la parte di Audrey, l’interesse amoroso di Seymour da cui trae il nome per la pianta carnivora del musical.

Ribadiamo che nulla è ancora confermato. Ora che la Johansson ha ricevuto l’offerta per la parte non significa che l’accetterà o che sia ufficialmente a bordo del progetto, ma questo è di sicuro un interessante sviluppo per il film, in quanto rivela il tipo di talento che stanno prendendo di mira per la nuova versione.

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La voce della pianta carnivora Audrey II verrà invece prestata da Billy Porter (“Miss Saigon”, “Grease”, “Dreamgirls”, “La piccola bottega degli orrori”, “Hair”, “Pippin”, “Angels in America – Fantasia gay su temi nazionali”, “Shuffle Along”, “Kinky Boots”), star della serie tv “Pose” e vincitore dell’Emmy e Tony Award.

Questa nuova versione di “Little Shop of Horrors” è stata annunciata per la prima volta nel 2016, quando è stato rivelato che lo sceneggiatore, regista e produttore televisivo Greg Berlanti (“Dawson’s Creek”, “Dirty Sexy Money”, “Lanterna Verde”, “Arrow”, “The Flash”, “Supergirl”) avrebbe dovuto dirigere il remake sulla base di una sceneggiatura scritta da Matthew Robinson per Warner Bros.
Da allora ci sono stati pochi aggiornamenti; tuttavia, l’anno scorso è stato reso noto che il film era stato nominato uno dei destinatari del programma di credito d’imposta per il cinema e la televisione della California per l’anno fiscale 2019-2020. Di conseguenza, lo studio probabilmente spingerà per iniziare presto la produzione in modo da poter capitalizzare questi crediti, risparmiando milioni di dollari.

“Little Shop of Horrors” nasce come film del 1960 diretto da Roger Corman, con un giovane Jack Nicholson che compare in una piccola parte, Wilbur Force, il paziente masochista di Farb; la notorietà ottenuta in seguito nella sua carriera ha contribuito ad aumentare l’interesse per questo film. La pellicola è a tutti gli effetti il suo primo film horror.
Il musical basato sull’omonimo film – con testi e libretto di Howard Ashman e musiche di Alan Menken – debutta nel maggio del 1982 al Works Progress Administration Theatre di New York, per poi spostarsi nel luglio dello stesso anno all’Orpheum Theater, uno dei più importanti teatri off-Broadway. La produzione, diretta dallo stesso Ashman, riceve critiche molto positive, vincendo diversi premi sia a New York che a Londra. Dopo 2.209 repliche, è il terzo musical più a lungo rappresentato nella storia dei teatri Off-Broadway.
Nel 2003 il musical fa il salto di qualità e debutta in un teatro di Broadway, il Virginia Theater, dove rimane in scena per quasi un anno.

Nel 1986 la trasposizione cinematografica diretta da Frank Oz ottiene due candidature agli Oscar: miglior canzone originale (“Mean Green Mother from Outer Space”, che insieme al brano che dà il titolo al musical e a “Skid Row”, “Somewhere That’s Green”, “Suddenly Seymour” diventa una hit) e migliori effetti speciali.

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