Dal 5 al 10 dicembre sarà in scena, sul palco del Teatro Regio di Torino, il più classico ed immancabile dei balletti natalizi: Lo Schiaccianoci, su musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij, questa volta nella versione coreografica che Amedeo Amodio creò nel 1989 per Aterballetto, di cui era allora direttore, che si avvale delle scene e dei costumi di Emanuele Luzzati.
Lo Schiaccianoci di Amodio/Luzzati si inserisce nell’ambito del progetto di Daniele Cipriani Entertainment, volto a recuperare il repertorio italiano del balletto della seconda metà del ‘900, di cui questa produzione è una delle colonne portanti, e ha debuttato in prima nazionale a Modena, presso il Teatro Comunale Luciano Pavarotti, il 6 novembre 2016, per poi proseguire con una ricca tourneé che l’ha portato sulle scene di molti teatri italiani.
Quello di Amodio/Luzzati è stato definito “Lo Schiaccianoci italiano più bello”, uno dei più interessanti della storia del balletto, senz’altro uno dei più incantevoli e variopinti.
Originariamente creato per Elisabetta Terabust e Vladimir Derevianko, lo spettacolo celebra il decimo anniversario della scomparsa di Emanuele Luzzati, artista eclettico dalle caratteristiche molto particolari, la cui creatività è resa unica soprattutto dall’uso peculiare dei colori, e coincide anche con i duecento anni della pubblicazione della novella di E.T.A. Hoffmann, che ispira originariamente la trama del balletto, riscoprendone una sorta di lato oscuro spesso assente dalle altre versioni.
La maggior parte degli Schiaccianoci infatti, compresa la prima versione del coreografo Marius Petipa, si rifanno all’adattamento della novella hoffmanniana da parte dello scrittore francese Alexandre Dumas, che vi introdusse molti elementi fiabeschi e luci scintillanti, arrivando persino a cambiare, non a caso, il nome della piccola protagonista da Marie a Clara.
Qui lo Schiaccianoci che dà il titolo al balletto non è il prodotto di un sortilegio, bensì della fantasia di una bambina la quale, come tutti i bimbi, gioca e parla coi suoi giocattoli, dando loro vita nel mondo magico dell’immaginazione, facendo sì che il confine fra reale e fantastico sia estremamente sottile. Siamo di fronte ad una rivisitazione in chiave psicologica del balletto, normalmente popolato soltanto di fate e di esseri magici, che qui dà spazio anche alla paura, ai sogni e agli incubi, lasciando tuttavia intatto l’elemento fiabesco.
Ad interpretare questo balletto saranno Solisti e Corpo di ballo Daniele Cipriani Entertainment, mentre nei ruoli principali vedremo i primi ballerini del New York City Ballet Ashley Bouder e Taylor Stanley.
Il Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi”è preparato e diretto dal maestro Claudio Fenoglio. L’ideazione delle ombre è a cura del Teatro Gioco Vita, la realizzazione delle ombre è di L’Asina sull’Isola, le luci sono di Marco Policastro, assistente alla coreografia è Stefania Di Cosmo.
La produzione si avvale del sostegno di Iren, Socio Fondatore del Teatro Regio.
Lo schiaccianoci sarà presentato al pubblico mercoledì 29 novembre alle ore 17.30 al Piccolo Regio Puccini, in una conferenza dal titolo: Natale a casa Čajkovskij, o la nostalgia dell’infanzia, a cura di Silvia Poletti. L’ingresso è libero.
INFORMAZIONI
Per i diciottenni che desiderano utilizzare il Bonus cultura al Regio, il costo del biglietto è di € 25, con la possibilità di un ulteriore biglietto a € 1. Biglietti in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio, piazza Castello 215 – Tel. 011.8815.241/242, presso Infopiemonte-Torinocultura, nei punti vendita Vivaticket, on line su www.vivaticket.it e telefonicamente al n. 011.8815.270. Info – Tel. 011.8815.557.
Per ulteriori informazioni: www.teatroregio.torino.it e www.sistemamusica.it.