Il Premio Maria Antonietta Berlusconi cresce, evolve, si proietta nel futuro sempre con la ferma intenzione di offrire ai giovani possibilità capaci di ripagare passione ed impegno, con gratificazione e successo, al passo con i tempi e con un mondo (quello Coreutico), in continuo divenire.
Lo fa senza dimenticare le origini e continuando ad ispirare ogni iniziativa all’amore della Signora Etta per i ragazzi e il Balletto e al visionario approccio alla vita del suo fondatore e primo direttore artistico, Roberto Fascilla.
Il MAESTRO, come lo chiamava chi lo conosceva, senza bisogno di ulteriori precisazioni, resta la stella polare in ogni passo, punto di riferimento quotidiano e imprescindibile per tutta la grande famiglia MAB e, soprattutto, per le giovani generazioni, che, pur non avendo avuto l’onore e il piacere di conoscerlo direttamente, vivono l’eredità del suo modo autorevole, assertivo ed attento a ciascuno, del suo entusiasmo e della sua allegria indomabili, della sua sensibilità: tratti che ogni giorno, continuano a parlare, nelle scelte del presidente Silvio Andrea Beretta e della General Manager Gisella Zilembo (per la quale il Maestro è stato un secondo padre ed a cui, lei come tanti, deve un tributo di riconoscenza altissimo).
Quella di Roberto Fascilla nella Danza è stata ed è la storia di un grande, totalizzante amore, di un’onesta e di un coraggio immensi, sempre al fianco dell’adorata moglie Ivonne. Questo era ed è ciò che lo rende unico ed indimenticabile e che lo aveva così saldamente legato alla Signora Etta e poi al MAB.
“Manca ogni istante” dice Gisella Zilembo “ed ogni istante speriamo di essere almeno un po’ all’altezza del suo esempio e del suo grande cuore”.