Il genitore manager ed esperto di danza

di Debora Ferrato
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MAMMA VORREI STUDIARE DANZA

Ecco una frase che tante mamme spererebbero di sentirsi dire dalle proprie figlie appena dotate di parola.

Perché? Forse per veder realizzati, attraverso loro, i propri sogni, quelli dimenticati, quelli accantonati in gioventù per carriere più sicure e “normali”. Ed è così che molti genitori a colloquio con Maestri e Direttrici sottolineano come la propria creatura, che magari ha solo 4/5 anni, abbia l’arte della danza nel sangue forse perché impegnate a eseguire improbabili coreografie su quell’applicazione infernale chiamata TIK TOK.

Oltre a future sta del web giungono presso le suole di danza anche coloro che ambiscono ad una formazione professionale non dimenticando che, però, al contempo devono suonare uno strumento, imparare a nuotare, andare a cavallo e giocare a tennis e chi più ne ha, più ne metta.

Nei migliori dei casi, poi, alcuni bambini scoprono una reale passione per questa disciplina; ed è allora che il genitore, quello che desiderava una carriera nella danza, si trasforma in manager!

Iniziano così le lezioni private; sicuramente molto utili e di certo una importante fonte di guadagno per il maestro. Ma trattasi di un’arma a doppi taglio. Perché? Il genitore/manager si sentirà in diritto di chiedere qualsiasi cosa senza considerare che l’allievo/a possa essere più o meno talentuoso… Non dimentichiamo poi l’importanza di preparare uno o più assoli da poter sfoggiare nella moltitudine di concorsi che ormai ci circondano. E allora partono le Olimpiade della Danza, quelle in cui il genitore/manager è sempre presente e prodigo di consigli e dritte di fondamentale importanza.

Comincia poi un’affannosa ricerca per iscrivere i propri figli agli stages con i maestri più famosi! E ciò dà vita alle situazioni tra le più disparate; per esempio genitori che formano gruppi whatsapp per capire come gestire tutti i week-end alla ricerca del maestro che finalmente dica che tuo figlio è una potenziale stella della danza.

E iniziano i chilometri… e le giornate passate a scrivere su Facebook o Instagram come se non ci fosse un domani, il conteggio e lo spoglio dei likes neanche ci fossero le elezioni del Presidente della Repubblica. E tutto questo per cosa? Alla fine per niente, perché se un ragazzo ha talento arriverà lo stesso al suo traguardo.

Ed è la sagra della TUTTOLOGIA…il genitore/manager è più edotto della scuola stessa: a fine esibizione, a prescindere che si tratti di concorso, saggio o spettacolo, sarà lì, presente, a elencare gli errori tecnici e non solo, commessi dal ragazzo, senza pensare semplicemente a essere felici che i propri figli crescano sani, impegnati e senza distrazioni.

Una volta i genitori rappresentavano un porto sicuro, un approdo in cui i ragazzi avrebbero trovato rassicurazioni, applausi, e amore incondizionato. Oggi sono diventati l’enciclopedia TRECCANI della danza. Ricordate, cari genitori che i Maestri rimarranno, per questo tipo di percorso, per ogni scelta artistica, le persone più importanti.

Voi avete altri ruoli, fondamentali, certo, ma diversi!

Concludo con una bellissima frase di Jane Austin: “AMARE LA DANZA ERA UN PRIMO PASSO, SICURO, NELLA DIREZIONE DELL’INNAMORARSI”

E allora lasciate che questi ragazzi si innamorino!

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