“Voglio unirmi anche io al coro di voci che si sta levando dal mondo della danza, per appellarmi al Governo affinché preveda aiuti concreti a sostegno della situazione attuale e della futura riapertura di teatri, scuole di danza ed ogni figura ad essi annessa, ovvero ballerini, insegnanti, studenti, e tutto il corollario di persone (coreografi, tecnici, sarti, truccatori, scenografi, etc.) che consentono la messa in scena degli spettacoli di quest’arte meravigliosa che è la danza.
La danza che è cultura.
Noi ballerini abbiamo la fortuna di fare un lavoro che coincide con la nostra passione, anche se spesso viene considerato un non-lavoro, in quanto molti non sono a conoscenza dei sacrifici, della disciplina, della costanza che ci sono dietro alla nostra professione.
Le scuole di danza hanno un’importante valenza educativa e sociale poiché, oltre alla formazione individuale dei ballerini da parte degli insegnanti, sono un luogo di aggregazione per i giovani, attraverso i quali diffondono la cultura nel nostro paese.
Purtroppo, a causa dell’emergenza COVID-19 in corso, molte di esse rischiano di rimanere chiuse per sempre perché, attualmente, non sostenute in alcun modo dal Governo
In qualità di ballerino, sento profondamente di manifestare loro, a gran voce, la mia solidarietà, affinché domani, al momento della riapertura, nessuno debba rimanere “a terra”, ma ci si possa rialzare tutti, uniti, per proseguire il nostro meraviglioso lavoro”.