Memoria dell’acqua. La danza come esplorazione sensoriale

di Beatrice Micalizzi
991 views

Nella serata di domani, sabato 1 ottobre, il Teatro Out Off di Milano aprirà la rassegna Help Yourself!, dedicata alla creatività internazionale; conversazioni, performance, concerti e narrazioni, per una manifestazione a cura di Matteo Guarnaccia. In cartellone fino al 4 ottobre, sarà un autentico viaggio nella cultura e nelle sue mille sfaccettature.

In apertura, inserita nel ricco programma della serata, la performance proposta dalla Se Fem Dance Company, creata e diretta da Anna Kolesarova, dal titolo “Memoria dall’acqua”.

Oceano è l’assoluto da cui proveniamo, come piccole gocce che dal tutto si staccano e a cui fanno ritorno. Mare è la pangea degli umori della società, una forza travolgente in cui l’uomo è in costante ricerca della propria individualità e natura.

L’idea nasce dalla volontà di aprire uno spazio di esplorazione sensoriale sulla tematica dell’acqua, elemento che da sempre affascina l’essere umano per le sue proprietà di trasformazione e continuo adattamento nel suo incessante fluire. Il binomio goccia-mare richiama l’appartenenza dell’uomo alla società, una struttura preformata da cui non può prescindere, in cui si trova immerso reclamando la propria individualità.

Mai come nella società odierna ci è richiesto di adattarci, cambiare, prendere altre forme. E, in questo fluire, “quanto l’individuo è disposto a perdere di sé per adattarsi alla struttura? Quanto la società ci toglie, quanto ci dà?“

Spesso l’acqua viene in qualche modo rinchiusa, arginata in spazi innaturali, delimitata da materiali artificiali, come la plastica. Altro spunto di riflessione per l’uomo, chiamato a prendere in considerazione il limite oltre il quale la società ci vuole spingere promettendoci tutti i comfort a discapito del vivere secondo natura.

Il risultato del compromesso è il Great Pacific Garbage Patch, ovvero l’isola di plastica, immensa, formata da centinaia di miliardi di microscopici frammenti di plastica, impalpabili nuvole inquinanti che fluttuano nell’oceano pacifico.

Quando disarmanti sono le conseguenze scaturite da un vivere sociale di comfort portato all’estremo, unica chiave per vivere la società nella sua accezione più positiva si rivela essere l’ecosostenibilità.

L’obiettivo della performance è quindi accompagnare lo spettatore verso la messa in discussione del senso comune di responsabilità verso l’ambiente e l’altro, attraverso il confronto tra il modello proposto dalla società e quello incontaminato, essenziale. Ecco allora che i rumori della plastica si contrappongono a immagini ancestrali dell’acqua: la nascita, la sete e la purificazione, espressioni della forza vitale insita in questo elemento.

Sperimentando l’essenza della naturalezza limpida della vita, l’uomo si riconosce nella goccia d’acqua alla ricerca del suo oceano di appartenenza, forse una realtà più grande in cui ogni singolo venga riconosciuto come parte dello stesso universo.

La peculiarità della performance sta nella reciprocità del dare e avere, per cui lo spettatore si ritroverà immerso e coinvolto in un’unica esperienza totalizzante. Si romperà quella barriera spaziale cui siamo abituati tra esecutori e spettatori. Il pubblico potrà avanzare e sperimentare l’ambiente scenico, quello spazio magico reso tale solo per il suo scopo e dalle persone ma non da un limite fisico; così dal mare riceverà un messaggio nella bottiglia, e nella stessa verrà invitato a lasciarne uno, sperimentando le sue capacità espressive e sentendosi parte di un tutto artistico.

Le istallazioni, i suoni onomatopeici e gli oggetti scenici accompagnano lo spettatore nella dimensione dell’acqua come fonte di vita, come mare, come oceano.

Anna Kolesarova, ballerina, insegnate, coreografa è nata in Slovacchia nel 1984 e risiede a Milano. La sua passione per la danza nasce inizialmente come un gioco e diventa materia di studio al Teatro alla Scala di Milano, dove inizia la sua carriera approdando anche ad altri teatri come la Fenice di Venezia, il Teatro Coccia di Novara. Collabora con ballerini, coreografi ed artisti di fama internazionale come Susanna Beltrami, Ariella Vidach, Matteo Guarnaccia, Yuval Avital, Raffaele Paganini e Luciana Savignano, Elisa e molti altri. Nel 2013 fonda Se Fem Dance Company.

Marta Mazzoleni, nata a Lecco si specializza nella danza contemporanea alla London Contemporary Dance School, Cannes Jeune Ballet e Rotterdam Dance Accademy. Tornata in Italia continua la sua ricerca di espressione corporea con coreografi internazionali. Balla come freelancer per la compagnia di Susanna Beltrami, Se Fem Dance Company e Compagnia DNA. É insegnante di danza classica, contemporanea, Yoga e Gyrokinesis.

Riccardo Mainetti, (Lecco 1994), studente alla Scuola di Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera, studente presso la Aalto University School of Arts, programma in Design for Theatre, Film and Televisione Al Dipartimento di Scenografia e Costume da gennaio 2015 a giugno 2015.

Per scoprire l’intera programmazione della rassegna Help Yourself!, consultate il link:

http://teatrooutoff.it/stagione/help-yourself/#tab-id-8

Articoli Correlati

Lascia un Commento