Micha van Hoeche riceve il prestigioso Premio AcquiDanza 2017

di Giada Feraudo
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Nell’ambito della XXXIV edizione del Festival Acqui in Palcoscenico è stato assegnato, venerdì 14 luglio scorso, il Premio AcquiDanza 2017 a Micha Van Hoeche, una delle personalità più rilevanti della danza attuale.

Il premio, conferito ogni anno dalla pubblica amministrazione di Acqui Terme ad un artista del mondo della danza, ha presentato, per l’artista belga, la seguente motivazione: “Danzatore per lunghi anni a fianco di Maurice Béjart,  riceve il premio per la prestigiosa carriera internazionale dai cui risvolti emerge l’anima generosa e raffinata di un Uomo universale, di un Artista dalle malinconiche ironie, dalle fragilità di un Genio alla continua ricerca della Poesia”.

Danzatore, coreografo, attore, regista: nato a Bruxelles nel 1944 da padre belga e madre russa, Micha Van Hoeche crede in un teatro totale, dove la danza si fonde con la musica, il canto e la recitazione per dare vita ad un’irripetibile opera d’arte totale.
Compie i suoi studi a Parigi, sotto la guida di Olga Preobrajenskaya, e nel 1960 entra a far parte della Compagnia di Roland Petit, per passare poi a far parte dei Ballets du XXème siécle di Maurice Béjart, del quale diventerà il braccio destro. Nel 1979 Béjart lo nomina direttore artistico della Scuola Mudra,il prestigioso centro di formazione per artisti a Bruxelles, e nel 1981 fonda l’ensemble di Micha Van Hoecke, la sua compagnia, ancora oggi impeccabile interprete delle sue creazioni, oltre che uno dei più acclamati gruppi mondiali di danza contemporanea. Nella sua carriera sono numerose le collaborazioni con i grandi nomi della danza internazionale e non mancano quelle con grande registi di cinema e di teatro quali Liliana Cavani o Luca Ronconi. Fra i numerosi riconoscimenti riceve, nel 2002, il Premio Danza & Danza.

 
Pensieri dell’anima, il titolo dello spettacolo presentato ad Acqui, è il racconto di un percorso, ricco di memorie e di rapidi flash sui grandi danzatori con cui Micha ha lavorato nella sua lunga carriera al fianco di Maurice Béjart, un excursus sui sentimenti e sulle emozioni che mettono in luce lo straordinario percorso professionale dell’Artista.
Lo spettacolo si svolge a metà strada tra la danza e il racconto: memorie intime, istantanee vive, che seguono il filo conduttore dell’intervista, condotta dalla dancewriter Lara Crippa.

“…nella mia carriera ho sempre ricercato una dimensione espressiva multidisciplinare, un’unione tra il teatro e la danza, utilizzando linguaggi sempre più insoliti e universali, alla costante ricerca dell’interprete ‘totale’ ” – Micha van Hoecke

Crediti fotografici: Mario Sguotti

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