Giovedì 23 ottobre, alle ore 20.30, il secondo appuntamento con la danza al Teatro Carlo Felice vedrà come protagonista il Ballet Nacional de España che porterà in scena, per la prima volta in Italia, i balletti Grito e Suite Sevilla.
Il dittico coreografico presentato è unito dallo stesso tema: il flamenco, il canto-ballo nato dalla contaminazione tra la musica popolare andalusa e quella gitana. Grito, creato appositamente per il BNE dal celebre ballerino e attore spagnolo Antonio Canales, è un viaggio attraverso i vari tipi di flamenco: Seguirillas, Soléa, Alegrìas, Tangos. Presentato in pubblico per la prima volta il 9 dicembre 1997 al Teatro Pérez Galdós di Las Palmas, è ormai un classico del repertorio del BNE.
Suite Sevilla, invece, è opera del direttore della compagnia, Antonio Najarro. Diviso in nove parti, sulle musiche di Rafael Riqeuni, cariche di nostalgia per le tradizioni popolari andaluse, il balletto è una creazione originale in cui Najarro fonde la danza classica spagnola e il flamenco con le tendenze coreografiche più all’avanguardia. Lo spettacolo ha debuttato con grande successo al Teatro Mira Madrid il 19 febbraio 2011. Le musiche di Grito verranno eseguite da musicisti spagnoli appartenenti alla compagnia, ai quali si unirà, in Suite Sevilla, l’Orchestra del Teatro Carlo Felice diretta da José Antonio Montaño.
Nel corso dei suoi 30 anni di attività, il BNE si è esibito nei più prestigiosi teatri del mondo interpretando opere emblematiche, quali Medea di José Granero, Danza y Tronío di Mariemma, Ritmos di Alberto Lorca, Fandango de Soler di José Antonio, El Sombrero de Tres Picos nella versione di José Antonio, El Concerto de Aranjuez di Pilar López, Bodas de Sangre e Fuenteovejuna di Antonio Gades. Il Ballet Nacional de España è stato insignito di numerosi premi internazionali, quali il Premio della Critica al Miglior Spettacolo Straniero (1988) al Metropolitan di New York, il Premio della Critica Giapponese (1991), il Premio della Critica al Miglior Spettacolo (1994) al Teatro Bellas Artes del Messico, il Premio del giornale “El País” (1999) per lo spettacolo “Poeta” e il Premio della Critica e del Pubblico (2002) per la coreografia Fuenteovejuna di Antonio Gades al VI Festival di Jerez.
Nel 2008 e 2010, il Ballet Nacional de España ha ottenuto il “Premio Teatro de Rojas (Toledo)”, proposto dal pubblico, e nel mese di agosto 2010, il Festival Internazionale del Cante de las Minas de La Unión ha dato al Ballet Nacional de España un premio straordinario, per il suo magnifico contributo alla conservazione e alla diffusione del flamenco.