Nuovi coreografi al Balletto Teatro di Torino a partire dal “Vapore corporeo”

di Miki Olivieri
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A partire da quest’anno il Balletto Teatro di Torino, diretto da Loredana Furno, abbandonata la caratteristica di compagnia d’Autore, apre a nuovi coreografi.

Un nome prestigioso l’israeliano Itzik Galili, che ha concesso in esclusiva per l’Italia una sua creazione e due giovani autori, Marco De Alteriis ed Antonello Tudisco, che portano la loro esperienza nel lavoro del BTT, sono i coreografi delle tre nuove creazioni previste nel cartellone di quest’anno. Inaugura la serie delle produzioni “Made in lavanderia” una creazione di Antonello Tudisco, giovane coreografo partenopeo. Tudisco entra in contatto con il Balletto Teatro di Torino nel 2013, durante la rassegna Teatri del Tempo Presente dove presenta Nefes/Respiro_every human being is an artist, ispirato all’opera dell’artista Joseph Beuys, spettacolo scelto per la stagione della Lavanderia a Vapore 2013/ 2014.

Vaporeo Corporeo (prima esecuzione il 7 novembre 2014) è una coreografia che ripercorre la storia della Lavanderia a Vapore, segnata, dal concetto perenne della mutazione: da edificio monastico a luogo per la riabilitazione mentale e fisica e poi centro d’arte. Uno spazio quindi, per sua natura mutevole, che viene costruito dagli uomini e dagli uomini viene vissuto e contaminato.

Il lavoro di Antonello Tudisco è incentrato sul concetto di trasformazione o di metamorfosi con rimandi alla letteratura antica e contemporanea. La metamorfosi o trasformazione da corpo a “segno” naturale o animale, così come in certa pittura barocca dove il corpo si fa segno linguistico rendendo la sua concreta fisicità, simile a certi linguaggi della musica o dell’architettura. Le azioni generate dal corpo/materia, diventano elementi di una “architettura” spaziale che assorbe il vissuto e lo mostra nella sua concretezza.

“Pensando al vapore, ai corpi, alle azioni – spiega Tudisco – voglio consegnare alla Lavanderia un oggetto che si sedimenti e diventi anch’esso parte della trasformazione perenne del luogo. E siccome il vapore, per sua natura tende a trasformarsi nell’aria come nuovo stato della materia che lo ha generato, così le azioni generate dal corpo/materia, diventano testimonianza di esso diventando elementi di una “architettura” spaziale che assorbe il vissuto e lo mostra nella sua concretezza”.

Lo spettacolo si avvale del disegno luci di Marco Giusti, uno dei più interessanti light designer italiani delle musiche originali di Concetta Cocchiarelli, giovane e talentuosa musicista e della collaborazione attiva dell’Accademia di Belle Arti di Torino. Vapore Corporeo è una coproduzione del Balletto Teatro di Torino insieme al Teatro Bellini di Napoli con la collaborazione dell’Accademia Albertina di Belle arti di Torino

 

Antonello Tudisco è coreografo/regista e storico dell’arte. «Ho studiato danza a Napoli da Mara Fusco seguendo il percorso tradizionale di 8 anni, ho iniziato intorno ai 12 anni e ho concluso gli studi a circa 19 anni. A quell’epoca la formazione prevedeva soprattutto lo studio della danza classica – per noi il metodo Vaganova – e poi del contemporaneo di tipo prevalentemente storico. Soltanto nell’ultimo periodo ho studiato un contemporaneo un po’ più attuale con Susanna Sastro e quindi di matrice béjartiana. Dopo aver conseguito il diploma decisi di partire per l’estero e di risiedere prevalentemente in Germania per studiare alla Folkwang Schule di Essen, dove compresi che la mia vocazione era la danza contemporanea e nello specifico quella tedesca. In quel periodo studiavo comunque diversi stili di danza dal classico, al contemporaneo fino al musical, perché in Germania la formazione del ballerino è a tutto tondo. Il mio punto di riferimento principale è sicuramente il tanztheater e il mio nume tutelare è Pina Bausch, non soltanto una coreografa, ma una filosofa, una studiosa, una persona che ha fatto una ricerca molto alta».

Nel 2010, da sempre affascinato dalla coreografia e dalla regia, dopo una lunga carriera come danzatore in Italia e all’estero, decide di iniziare in maniera più costante a dedicarsi alla composizione coreografica. Il suo primo lavoro, Sebastiano | studio e per un linguaggio  viene presentato nella prima edizione di Marathon of unexpected alla Biennale danza di Venezia.

Da quell’anno in poi, una serie di collaborazioni artistiche lo portano a realizzare spettacoli in Italia e all’estero, come in Germania, dove presenta al festival TANZART di Giessen, lo spettacolo In.Co.  presentato tra gli altri anche al PIMOFF di Milano e a Cantieri Koreja di Lecce. Sempre in Germania, sua seconda patria, nel 2012, realizza il progetto di residenza Re-Live Finki per il PVC-dance group/ Theater Freiburg. Continue sono le collaborazioni con artisti stranieri, tra i quali: Anthony Lo-Giudice di NewCastle, con il quale realizza  Move_on_Baroque, o più recentemente con Tamas Morciz, danzatore storico di William Forsythe, con il quale sta sviluppando un progetto sull’identità delle città dal titolo N.a_place, realizzato tra Napoli e Berlino. Prossimamente sarà a Skopje per il progetto CHIAROSCURO, sull’opera di Caravaggio, che vede la partecipazione di sei danzatori dell’università di arte e spettacolo di Skopje e i danzatori del BTT, partner del progetto, così come l’Artgarage di Pozzuoli. Mentre a Gennaio sarà a Bruxelles per continuare il progetto di residenza creativa DISMISURA, con il coreografo Antonio Montanile, prodotto da E-Motion Group / Francesca La Cava.

Nella sua carriera figurano anche momenti dedicati all’arte con collaborazioni, come curatore con gallerie d’arte contemporanea e collaborazioni con l’università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Fa parte di NEO_rete della danza contemporanea campana, di cui è il presidente e con la quale è stato ultimamente presente al TANZMESSE di Düsseldorf.

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