La stagione in danza del Teatro Nuovo di Torino, apertasi lo scorso 16 ottobre con Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, la celebre compagnia americana en travesti che ha fatto registrare, come sempre, il tutto esaurito (un peccato non aver offerto al pubblico torinese più rappresentazioni, ndr), prosegue con una serie di appuntamenti estremamente interessanti.
La rassegna internazionale dal nome significativo ”Il Gesto e l’Anima” (il “Gesto” nel suo significato virtuosistico e interpretativo, l’”Anima” e la sua voglia di uscire allo scoperto e di farsi conoscere, come spiega Gian Mesturino, Presidente e Direttore artistico della Fondazione Teatro Nuovo Torino), giunta ormai alle sua trentaseiesima edizione, ha come obiettivo quello di dare spazio alla danza, all’arte coreutica e alle contaminazioni interdisciplinari, cercando di soddisfare le esigenze di un pubblico che ama la danza e l’arte in generale, ma anche di avvicinare i giovani a questo mondo, cosa che da anni la Fondazione incentiva con i suoi numerosi progetti formativi.
Il cartellone del Nuovo presenta una programmazione prevalentemente “made in Italy”, offrendo così alle eccellenze autoctone un’occasione importante per dimostrare e far conoscere la loro qualità e il loro lavoro.
Dopo i già citati Trocks si prosegue, il 7 novembre prossimo, con la compagnia di Mvula Sungani, che presenterà in prima assoluta lo spettacolo Archangelus, una nuova creazione che ha come protagonisti una donna e un uomo nel loro rapporto quotidiano. Mvula Sungani firma anche regia e coreografie del successivo spettacolo, Danza Network (8 novembre), che esprime la necessità di stabilire una collaborazione tra i vari poli dell’arte, anche internazionali, per offrire alla danza un’occasione di sviluppo inedita. Il 16 novembre sarà di scena la compagnia dell’Ariston Proballet, ospite abituale della rassegna, che quest’anno presenterà un trittico composto da Ballando con il cinema (Steps in the movie), omaggio al grande maestro Ennio Morricone, Bolero e Danze ungheresi di Brahms; un appuntamento un po’ più insolito è quello del 22 novembre, con la serata È tempo di liscio, che vedrà una coppia di ballerini, Cinza Beltramio e Alberto Rinaudo, esibirsi nel loro ricco repertorio di balli da sala, accompagnati dalle note dell’opera, del liscio e della musica contemporanea.
Il piatto forte della stagione è senza dubbio il già celebre Tango di luna (3 dicembre), che vedrà ancora una volta in scena la grande Luciana Savignano, vera e propria personalità e pietra miliare nel panorama della danza italiana e internazionale. A seguire, il 4 dicembre, un’altra prima assoluta: The very secret dance society, di Raffaele Irace, presenterà, per la prima volta in versione integrale, Lunar, spettacolo che, anche grazie alle particolari sculture sceniche di Sonia Biacchi, trasporterà lo spettatore ai confini del cosmo, in un viaggio di esplorazione e di conoscenza.
Il grandi titoli classici sono sempre presenti nel cartellone del Nuovo: il 12 dicembre sarà in scena il Balletto del Sud, altro ospite fisso, con il suo Lago dei cigni, mentre il Balletto Yacobson di San Pietroburgo arriverà il 14 febbraio con Giselle, il balletto romantico per eccellenza.
Da ricordare anche l’importante presenza della compagnia Spellbound II, con The knowledge (14 dicembre) e, tra le altre, le serate dedicate alla presentazione del lavoro dei ragazzi del Liceo Coreutico TNT: ritorna il musical Ragazzi alla guerra di Troia (13 dicembre), già presentato la scorsa stagione, e il nuovo allestimento de La figlia del reggimento, in collaborazione con la Fondazione CRT e il Progetto Diderot.
Da non dimenticare, infine, l’impegno della Fondazione per quanto riguarda i concorsi, creati per dare visibilità ai giovani danzatori, e l’appuntamento, ormai immancabile, con la rassegna Agon, dedicata alle scuole di danza, che festeggia quest’anno la sua trentunesima edizione.
