Ve l’ho mai raccontata la storia di come nascono gli esseri umani????
Credo di no, ma sarà per un’altra volta. Vi racconto ora, invece, la storia di una sessuologa psicoterapeuta di 50 anni di nome Oriana, una prorompente e acconciata Platinette che, seduta su una sedia a rotelle, tra le ante della sua cucina e circondata dal profumo di un magnifico “Porco al gin”, spiega l’universo maschile.
Gli uomini son come i cani… bastardi e con i peli!!! Echeggia in una delle sue battute, in cui l’analista ci racconta il sesso forte, analizzandone peculiarità, manie, convinzioni e follie. Luoghi comuni e verità, dicerie e informazioni scientifiche, si susseguono tra le varie scene della commedia in cui Oriana, senza peli sulla lingua, dimostra l’inconciliabile differenza tra uomini e donne.
La storia si svolge tutta intorno a un furto avvenuto a casa della nostra imponente protagonista. Rientrata con il suo fedele e muto badante si accorge dell’accaduto e chiama subito i carabinieri in soccorso.
Da questo momento tutto si svolge tra cambi di scena e siparietti in cui gli attori si esibiscono tra canti, balletti e divertenti e brillanti battute. Sotto l’accompagnamento di una orchestra diretta da Roberto Sky Travaini che, suonando dal vivo, fa da sfondo alla scena.
Non ci si può non immedesimare nella bella e naif vicina di casa Samantha Fantauzzi che, con la sua ingenuità, riempie il palco di una piacevole freschezza. Con lei e con gli altri talentuosi protagonisti si naviga nella storia vivendo le loro esperienze, le loro relazioni e le loro incertezze. Come quelle della goffa e timida carabiniera Cinzia Del Barba che, sotto i consigli dell’oscura psicologa, si trasforma in una sexy e provocante donna, davanti all’incredulità del suo divertente collega.
Una commedia musicale dalle sfumature noir fatta di segreti nascosti. In primis un personaggio spesso menzionato, ma invisibile. O meglio, c’è ma non si vede. Un uomo, il marito di Oriana, frequentemente ricordato come esempio di tutto ciò che non va nel genere maschile, rinchiuso a pezzi nel congelatore e gustato da lei nelle sue pietanze appetitose.
Tratto dal musical di successo inglese “The blue bride”, “La sposa in blu”, dopo l’anteprima al teatro Apollonio di Varese il 7 novembre, approderà dal 27 febbraio all’8 marzo al Teatro Delfino di Milano sotto l’eccellente regia di Umberto Noto che ci dona la sua carismatica presenza anche sulla scena.
E vi consiglio di andare a vederlo per rimanere travolti dall’energia di Mauro Coruzzo che, anche sul palco di un teatro, tra esilaranti fuori scena e ottimi tempi teatrali, saprà coinvolgervi e farvi entrare nell’avvincente racconto.
E vi troverete nella sua cucina, coi suoi giovani talenti, chiedendo consigli su come conquistare un uomo, o su metodi alternativi e funerei di come potervi sbarazzare di lui quando, invece di trattarvi coi guanti, se ne sta seduto sul divano, con la sua canotta bianca, pretendendo di esser servito e riverito, e non vi tratta come una donna dev’esser trattata.
Perché le donne son fatte per essere amate e non comprese!!!