Nel mese di dicembre il Teatro Regio di Torino ospita la Danza al massimo livello mondiale: il Ballet Nacional de Cuba per la prima volta al Regio presenta Giselle su musica di Adolphe Adam dal 10 al 14 dicembre e Don Chisciotte su musica di Ludwig Minkus dal 17 al 21 dicembre. Le coreografie sono firmate da Alicia Alonso.
Tre dei mille motivi per i quali non si può mancare lappuntamento? Eccoli: Alicia Alonso, Primera Bailarina Absoluta e diva mondiale della danza; la sua Compagnia, che è un mix perfetto di tecnica e virtuosismo rigorosi uniti a gioia pura e sensualità caraibiche; i due titoli in scena: Giselle il capolavoro del balletto romantico e Don Chisciotte un classico nel quale si sono misurati i più grandi ballerini di tutti i tempi.
Alicia Ernestina de la Caridad del Cobre Mart´inez Hoyoè nata a LAvana il 21 dicembre 1921 (così citano le fonti ufficiali, anche se molti sostengono che la data sia da anticipare di qualche anno); alletà di dieci anni, la prima lezione di balletto le fa capire quale sia la sua strada: «sono nata per ballare e la danza è la mia unica fede», confida in una recente intervista. A quindici anni il matrimonio con il ballerino Fernando Alonso: da allora sarà Alicia Alonso. Si forma allAmerican Ballet Theatre di New York con un maestro italiano del calibro di Enrico Zanfretta (incontro per lei decisivo) e a Londra con Vera Volkova. A diciottanni entra nellAmerican Ballet Caravan (che diventerà New York City Ballet) fondato da George Balanchine; nominata étoile, avrà loccasione di collaborare con coreografi immensi: Fokine, Massine, Balanchine, Tudor e Bronislava Nijinska. A diciannove anni le diagnosticano una malattia alla retina che la rende parzialmente e progressivamente cieca. Si sottopone a unoperazione e, immobile nel letto, sogna solo di danzare e così sarà: nella sua straordinaria longevità dà vita a una carriera durata oltre cinquantanni (e dunque la più lunga della storia). Alonso è la Diva del balletto, dal carattere dacciaio, carismatica a livelli impressionanti.
Il suo desiderio più grande è che i talenti del suo paese non restino al buio e non siano costretti, come lei, a crescere in aereo, quindi fonda nel 1948 a LAvana il Ballet Alicia Alonso poi Ballet Nacional de Cuba. Alicia, maestra di stile e tecnica, marchia a fuoco la sua scuola. La formula Alonso è inconfondibile e produce continuamente super-ballerini: equilibri sicurissimi, grazia e determinazione nelle donne e salti e giri prodigiosi negli uomini. è indubbiamente grazie a lei se oggi esiste uno stile che fa capo a Cuba e trionfa nel mondo, se attualmente le grandi stelle cubane popolano le massime compagnie di balletto.
Alonso è stata Giselle ininterrottamente dal 1943 al 1993, e, come coreografa, lo ha rimontato (dalloriginale di Jean Coralli e Jules Perrot) per la sua compagnia, restando fedele alla tradizione francese e russa. Alcune variazioni stilistiche inserite, offrono al Ballet Nacional loccasione per evidenziare la personalità delle sue interpreti attuali: Anette Delgado (recite del 10 e del 13 ore 20), Viengsay Valdés (12 e 14) e Yanela Pi~nera (13 ore 15) prime ballerine della Compagnia sosterranno a Torino il ruolo della giovane e ingenua contadina, morta di dolore per il tradimento del principe Albrecht; questultimo sarà portato in scena rispettivamente da Dani Hern´andez (10 e 13 ore 20), V´ictor Estévez (12 e 14) e Ari´an Molina (13 ore 15).
Don Chisciotte, di cui Alonso firma la coreografia (dalloriginale di Marius Petipa e dalla versione di Aleksandr Gorskij) insieme a Marta Garc´ia e Mar´ia Elena Llorente, è indubbiamente il titolo che meglio rappresenta lo spirito esuberante e danzante proprio delle sensibilità e sensualità caraibiche. La parte del cavaliere errante sarà sostenuta da Alfredo Ib´a~nez (recite del 17, 19, 20 ore 15 e 21) e Adri´an Masvidal (18 e 20 ore 20) e quella di Dulcinea, il suo amore immaginario, da Carolina Garc´ia (17, 19, 20 ore 15 e 21) e Deborah S´anchez (18 e 20 ore 20).
La partitura di Adolphe Adam sarà eseguita dallOrchestra del Teatro Regio diretta dal maestro Giovanni Duarte. Le scene e i costumi di entrambe le coreografie sono di Salvador Fern´andez.