Nacho Duato al Teatro alla Scala con il suo “Schiaccianoci”

di Beatrice Micalizzi
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Grande attesa per l’inaugurazione della nuova stagione di Balletti al Teatro alla Scala; quest’anno l’apertura è dedicata alla più natalizia di tutte le favole, Lo Schiaccianoci, intramontabile classico che allieta le feste con la sua magica atmosfera.

Dopo un periodo di assenza che durava dal 2006, il celebre balletto fa ritorno sul palco scaligero nella versione creata nel 2013 da Nacho Duato, per il Teatro Mikhailovskij di San Pietroburgo. La melodia di Tchaikovsky torna in scena a partire da domani, giovedì 18 dicembre, debutto preceduto dalla consueta anteprima dedicata ai giovani (questa sera, mercoledì 17), e si fermerà fino al 18 gennaio.

Nacho Duato, coreografo noto a livello internazionale, è stato direttore di importanti compagnie di balletto, dalla Compañía Nacional de Danza, al Balletto del Teatro Mikhailovskij, e, in estate, è approdato alla direzione dello Staatsballett di Berlino. Nel suo cosiddetto “periodo russo” al Teatro Mikhailovskij, Nacho Duato ha lavorato a diversi titoli del repertorio ottocentesco, per poi cimentarsi nella realizzazione del suo Schiaccianoci, di cui così parla:

“Definirei il mio Schiaccianoci neoclassico, anche se per certi versi è classico: qui la cosa più importante, tuttavia, non è il virtuosismo, ma qualcosa di più che proviene direttamente dal cuore. Questo Schiaccianoci non somiglia alla mia Bella Addormentata, perché le storie narrate sono molto diverse. Inoltre, La Bella Addormentata è forse il balletto più accademico di Marius Petipa; è ricco di tecnica stupefacente e di parti coreograficamente molto complesse. Viceversa, mi sembra che Schiaccianoci offra maggiori possibilità di creare danze liberamente. Non propongo una mia personale versione della favola, né vi aggiungo nulla. Ho tagliato qua e là la musica, ma ho mantenuto la storia quasi senza alcun cambiamento. L’unica cosa che davvero non capisco è: se il Re dei Topi viene colpito a morte alla fine del primo Atto, come può essere ancora vivo nel secondo? Nella mia versione lo faccio morire nel primo Atto, mentre la Danza spagnola apre l’Atto secondo”.

Duato recupera quindi la tradizione, mantenendo invariati i ruoli e la trama, ma aggiunge il suo tocco alla coreografia e sintetizza alcuni passaggi della storia; si affida poi per scena e costumi all’artista francese Jérome Kaplan, classico ma con dettagli umoristici, decisamente d’avanguardia.

Interpreti dei ruoli principali saranno l’étoile Roberto Bolle e l’artista ospite Maria Eichwald, cui sono affidate la prima e la serata dedicata ai giovani; il pubblico potrà poi ammirarli nuovamente il 19 dicembre e il 4 gennaio.

Le altre rappresentazioni in programma vedono una ricca alternanza di primi ballerini e giovani promesse scaligere: Nicoletta Manni e Claudio Coviello saranno Clara e Schiaccianoci nelle rappresentazioni del 19 e 28 dicembre e del 16 gennaio, mentre il 30 dicembre e il 10 gennaio i protagonisti saranno Vittoria Valerio e Angelo Greco, e ancora Virna Toppi vestirà i panni di Clara al fianco di Antonino Sutera in data 31 dicembre e 18 gennaio.

L’esecuzione dell’orchestra sarà diretta dal maestro di repertorio russo Vladimir Fedoseyev; allo spettacolo prenderanno parte anche il Coro di voci bianche del Teatro alla Scala guidato dal maestro Bruno Casoni, e, naturalmente, a completare la scena ci sarà il Corpo di Ballo scaligero.

Il cast completo per ogni data in cartellone è disponibile sul sito del Teatro alla Scala nella sezione dedicata a Lo Schiaccianoci, da cui è possibile acquistare ancora gli ultimi posti disponibili.

 

Trama

La magia di Schiaccianoci comincia in un momento di festa, alla vigilia di Natale, proprio quando l’affettuoso e alquanto enigmatico zio Drosselmeyer riunisce tutti i bambini presenti per offrire loro i doni natalizi. Il regalo più originale attende proprio Clara: un pupazzo Schiaccianoci. La bambina rimane subito affascinata da quello che diventa, in un attimo, il suo giocattolo preferito. La serata giunge al termine; gli ospiti lasciano la festa e la famiglia si ritira per la notte. Clara, preoccupata per il suo amato Schiaccianoci, ritorna di nascosto all’albero di Natale per controllare che sia ancora lì e si addormenta tenendolo tra le braccia.

Allo scoccare della mezzanotte, i giocattoli intorno all’albero si animano, mentre la stanza è invasa da un esercito di topi, guidati dal loro malvagio Re. Lo Schiaccianoci prende vita e, con l’aiuto del suo esercito di soldatini, ha la meglio sul Re dei topi. Da semplice giocattolo, si trasforma in un bellissimo Principe e conduce Clara verso il Paese della Magia, dove ricevono il benvenuto da fiocchi di neve danzanti.

I giocattoli che popolano il mondo incantato celebrano la vittoria contro il Re dei Topi, esibendosi in diverse danze di Paesi di tutto il mondo. Il Principe e Clara si uniscono ai festeggiamenti ma ben presto arriva il momento per lei di lasciare quel sogno meraviglioso, che per sempre conserverà nel suo cuore.

Immagini: Oksana Bondareva e Leonid Sarafanov ne Lo Schiaccianoci, Teatro Mikhailovskij, 2013.

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