Il Royal Moscow Ballet: “La corona del balletto russo”

di Miki Olivieri
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Il “Royal Ballet of Moscow” diretto da Anatoly Emelyanov è stato fondato dallo stesso Emelyanov e da Anna Aleksidze nel 1997, presenterà a chiusura delle feste natalizie, a Milano presso il Teatro Nuovo, due indimenticabili classici del Grande Repertorio.

Il Corpo di Ballo annovera tra le sue fila ballerini di grande esperienza e raffinatezza artistica, provenienti dai migliori teatri russi.

Punta di diamante è la splendida étoile Julia Golitcina, già solista del Eifman Ballet.

Nel corso degli anni la compagnia ha realizzato tournée in Inghilterra, Irlanda, Stati Uniti, Thailandia, Cina, Giappone, Israele, Messico, Svezia, Germania, Francia, Spagna e Portogallo, riscuotendo un grande successo internazionale.

La loro filosofia artistica prevede non solo la messa in scena dei grandi classici del balletto, ma anche la creazione di un repertorio moderno di più ampio respiro, rivolto ad un pubblico sempre più vasto e al contempo esigente.

Mercoledì 7 Gennaio presenteranno “Lo Schiaccianoci”. È la vigilia di Natale e il ricco Signor Stahlbaum celebra con una festa per i suoi amici e per i loro piccoli figli. Questi, in attesa dei regali e pieni di entusiasmo, stanno danzando quando arriva il signor Drosselmeyer, un amico di famiglia, che porta regali a tutti i bambini, intrattenendoli con giochi di prestigio, nonostante all’inizio incuta paura ai bambini. Alla sua prediletta, Clara, regala uno schiaccianoci a forma di soldatino che Fritz, il fratello della bambina, rompe per dispetto. Arrivano alla festa anche i parenti, che si uniscono alle danze e ai festeggiamenti. Clara, stanca per le danze della serata, dopo che gli invitati si ritirano, si addormenta e inizia a sognare. È mezzanotte, e tutto intorno a lei inizia a crescere: la sala, l’albero di Natale, i giocattoli… e soprattutto una miriade di topi che cercano di rubarle lo schiaccianoci. Clara tenta di cacciarli, quando lo Schiaccianoci si anima e partecipa alla battaglia con i soldatini di Fritz: alla fine si fronteggiano lo Schiaccianoci e il Re dei Topi, che lo mette in difficoltà. Clara, per salvare il suo Schiaccianoci, prende una ciabatta e la lancia addosso al Re dei Topi, distraendolo; Lo Schiaccianoci lo colpisce uccidendolo. Ed ecco che lo Schiaccianoci si trasforma in un bellissimo Principe e Clara lo segue, entrando in una foresta innevata. L’Atto si chiude con lo splendido “Valzer dei Fiocchi di Neve”. Atto II: Lasciata la foresta innevata i due giovani entrano nel Regno dei Dolci dove, al variopinto Palazzo, li riceve la Fata Confetto che si fa raccontare dallo Schiaccianoci tutte le sue avventure, e di come ha vinto la battaglia col Re dei Topi. In onore dei due ospiti, tutto il Palazzo si esibisce in una serie di danze che compongono il Divertissement più famoso e conosciuto delle musiche di Chaikovsky che culmina nel mitico “Valzer dei Fiori”. Il balletto si conclude con un ultimo Valzer, e il sogno di Clara finisce: al risveglio Clara, abbracciando il suo Schiaccianoci, ripensa al suo magico sogno e per un attimo non sa dire se sia stato sogno o realtà.

 

Mentre Giovedì 8 gennaio sarà la volta de “Il lago dei cigni”. In un parco di fronte al castello, il principe Siegfried festeggia coi suoi amici il suo compleanno. Si avvicinano dei contadini per porgergli gli auguri e lo intrattengono con le loro danze. Giunge la regina madre, che regala al figlio una faretra per la caccia e lo esorta a trovare una sposa tra le ragazze che lei ha invitato al ballo del giorno dopo. Ormai è quasi buio, uno stormo di cigni appare nel cielo. Il principe Siegfried e i suoi amici decidono di andare a caccia, e imbracciato l’arco s’inoltrano nella foresta. Sulle acque di un lago nuotano i cigni, in realtà bellissime fanciulle stregate dal malvagio Rothbart, che possono assumere forma umana solo la notte. Siegfried e i suoi amici li contemplano sotto la luce della luna. Il principe prende la mira, ma proprio in quel momento i cigni si trasformano in fanciulle. La loro regina, Odette, narra al principe la loro triste storia, e spiega che solo una promessa d’amore sincero potrà sciogliere l’incantesimo che le tiene prigioniere. Siegfried, incantato dalla bellezza di Odette, la implora di prendere parte al ballo del giorno dopo, in cui egli dovrà scegliere una sposa. Anche Odette sembra colpita dalla bontà del principe e danza con lui prima che l’alba la costringa nuovamente a trasformarsi in cigno. I due giovani si giurano eterno amore. È l’alba, e le fanciulle vengono nuovamente trasformate in cigni. Nella sala da ballo del castello entrano gli invitati, accolti da Siegfried e dalla regina madre. Iniziano i festeggiamenti. Gli squilli di tromba annunciano l’arrivo delle sei principesse aspiranti pretendenti del principe, ciascuna delle quali danza per il principe. Ma Siegfried si rifiuta di scegliere, quand’ecco che uno squillo di tromba annuncia l’arrivo di nuovi ospiti. Si tratta del mago Rothbart e della figlia Odile che, grazie a un artificio del padre, ha assunto le sembianze di Odette. L’intento del mago è quello di far innamorare il principe della sua Odile, in modo da mantenere per sempre Odette in suo potere. Con il suo fascino, Odile riesce a sedurre Siegfried che la presenta a sua madre come futura sposa. Rothbart esultante si trasforma in una civetta e fugge dal castello, che piomba nell’oscurità fra l’orrore degli invitati. Siegfried, resosi conto dell’inganno, scorge la vera Odette attraverso un’arcata del castello, e disperato si precipita nella notte alla ricerca della fanciulla. Scena II: Sulle rive del lago Odette, morente, piange il destino crudele che la attende. Disperato e dopo una lunga corsa, arriva Siegfried per ribadirle il suo amore e raccontarle dell’inganno di Rothbart. L’amore di Odette è più forte della magia di Rothbart e commossa dalla disperazione e dalle parole del principe, lo perdona. In mezzo alle rovine compare Rothbart che provoca una furiosa tempesta sul lago e le sue acque inghiottono i due amanti. Finita la bufera, le anime dei due si riuniscono in un’apoteosi celeste.

IL LAGO DEI CIGNI balletto in due atti e quattro scene

musica P. I. Tchaikovsky

coreografia Lev Ivanov, Marius Petipa

libretto Marius Petipa

scene e costumi Yuri Samodurov

direzione artistica, adattamento coreografia e libretto Anatoly Emelyanov

 

LO SCHIACCIANOCI balletto in due atti ispirato ad un racconto di E.T.A. Hoffman

musica P. I. Tchaikovsky

coreografia Lev Ivanov, Marius Petipa

adattamento Anatoly Emelyanov

scene e costumi Valentin Fedorov

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