Shen Wei Dance Arts tra genio e danza

di Miki Olivieri
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Il grande coreografo della danza contemporanea “Shen Wei”, porterà sulle tavole del palcoscenico del Teatro degli Arcimboldi – venerdì 20 e, in replica, sabato 21 febbraio – due coreografie entusiasmanti: “Collective Measures” e “Folding”.

In “Collective Measures” il magistrale stile di Shen Wei si evolve in un’interessante esplorazione dell’isolamento nella vicinanza fisica. Collective Measures indaga le possibilità di movimento nel nostro affollato mondo moderno. La danza si svolge su diversi livelli simultaneamente, utilizzando effetti speculari e proiezioni, esaminando i confini tra corpo e immagine; il coreografo evoca il reale e il surreale, l’illusione e la concretezza; è una danza che trascende la forma e conduce lo spettatore in una nuova dimensione.

In “Folding”, spettacolo originariamente creato in Cina per la Guangdong Modern Dance Company e che ha debuttato nel 2000, il coreografo esamina invece la semplice azione del piegare – carta, stoffa, qualsiasi cosa. Folding è danza in una nuova dimensione: unisce Est e Ovest, mescola danza occidentale, opera tradizionale cinese, canti buddisti tibetani alle melodie eteree di John Tavener. Il grande fondale dipinto a mano da Shen Wei stesso, riproduzione di un acquarello di Ba Dan San Ren del XVIII secolo, crea un’atmosfera surreale al di là del tempo e dello spazio, in un universo in cui gravitano corpi bianchi avvolti in abiti rossi e neri che si trasformano continuamente. Folding è allo stesso tempo pacato ed emozionante, bello e complesso, elegante e spaventoso, umano e astratto, nelle parole di Sarah Kaufman del “Washington Post”, Folding è “infinitamente appassionante; non si riesce a distogliere lo sguardo, anche se si volesse.”

Shen Wei, coreografo, regista, danzatore, pittore, designer, Shen Wei è famoso a livello internazionale per il carattere interculturale e il forte impatto visivo delle sue creazioni. Ha ottenuto grande fama internazionale per aver diretto la coreografia della Cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Pechino nel 2008. Il suo talento è stato riconosciuto con numerosi premi, tra questi: Audi Art and Design Awards “Artist of the Year” (2013), MacArthur Genius Fellowship (2007), US Artists Fellow Award, John Simon Guggenheim Fellowship, Premio Balletto 2000, Nijinsky Award, Australia’s Helpmann Award “Best Ballet or Dance Work”, World Economic Forum’s Young Global Leader Honor, Algur H. Meadows Prize, New York City Center Choreography Fellowship (2012). Nato in Hunan, Cina, nel 1968, all’età di nove anni Shen Wei inizia a studiare l’Opera cinese. Nel 1991 diventa membro fondatore (ballerino e coreografo) della Guangdong Modern Dance Company, la prima compagnia di danza moderna della Cina. Nel 1995 si trasferisce a New York per studiare presso il Nikolais/Louis Dance Lab. A luglio 2001 fonda la Shen Wei Dance Arts e presenta la sua creazione Near the Terrace all’American Dance Festival. Shen Wei ha ricevuto diverse commissioni da parte di vari enti, tra questi: American Dance Festival, Het Muziektheater di Amsterdam, Lincoln Center Festival, Kennedy Center for the Performing Arts, Metropolitan Museum of Art, Park Avenue Armory, New Vision Arts Festival di Hong Kong e Festival internazionale di Edimburgo. Shen Wei ha inoltre creato coreografie per altre compagnie, tra queste: Les Grands Ballets Canadiens de Montreal, Les Ballets de Monte-Carlo, e ha curato la parte coreografica dell’opera Mosè in Egitto di Rossini, diretto dal Maestro Riccardo Muti al Teatro dell’Opera di Roma. Recentemente ha ricevuto commissioni da parte dell’Het Nationale Ballet di Amsterdam per una nuova coreografia, e da parte del Teatro San Carlo di Napoli per la produzione Carmina Burana con Coro, Orchestra e Corpo di ballo del San Carlo a cui hanno partecipato anche alcuni danzatori della Shen Wei Dance Arts. La coreografia è stata poi presentata al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo.

La “Shen Wei Dance Arts” è tra le maggiori compagnie di danza a livello internazionale, le sue creazioni sono state descritte come “mozzafiato, intense, incantevoli” (“Boston Globe”) con “uno splendido linguaggio visivo” (“London Times”), e riflettono l’originale vocabolario artistico di Shen Wei, che attraverso l’uso di colori vivi, design suggestivi e fantasioso uso dello spazio crea una messa in scena pittorica. Trascendendo cultura orientale e occidentale, la Shen Wei Dance Arts fonde la danza contemporanea con gesti calligrafici, pittura e altre arti visive, creando una nuova, ibrida forma di danza.

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